Per il due volte candidato agli Oscar, Benedict Cumberbatch (nel 2015 per The Imitation Game e nel 2021 per Il potere del cane) ci sono molti progetti all’orizzonte tra cinema e TV: da quelli in fase di sviluppo come Avengers: Secret Wars (2027) in cui rivestirà i panni del Doctor Strange al trhiller Rogue Mole, adattamento dell’omonimo romanzo di Geoffrey Household, considerato un classico della letteratura inglese, incentrato su un aristocratico appassionato di caccia che tenta di uccidere Hitler.
Tra i progetti in pre-produzione troviamo il prossimo film di James Mangold, il biopic su Bob Dylan con protagonista Timothée Chalamet, laddove Cumberbatch interpreta Pete Seeger, uno fra i più conosciuti folk-singer statunitensi. Senza dimenticare Mog’s Christmas di Robin Shaw in cui torna a lavorare con Claire Foy dopo Il visionario mondo di Louis Wain. In questa commedia dal sapore natalizio c’è Mog che si sente un po’ ignorato durante i preparativi natalizi della famiglia Thomas (Cumberbatch e Foy interpretano i suoi genitori). Quando vede l’enorme albero di Natale, impazzisce e si arrampica sul tetto, dove si rifiuta di muoversi, non importa quanto ci provi la famiglia. A ciò si aggiunge l’ultima fatica di Justin Kurzel, il distopico Morning, con Laura Dern e Noah Jupe.
La storia segue Cathy (Dern) un’ambiziosa e determinata sostenitrice di un mondo insonne che mentre si precipita verso l’anniversario della morte di suo marito Frank (Cumberbatch) tenta di riparare la sua relazione con suo figlio, Danny (Jupe). L’universo insonne che Cathy ha contribuito a costruire sta iniziando a sgretolarsi intorno a lei, e l’arrivo di qualcuno del passato di Frank fa riemergere ricordi che Cathy ha lottato duramente per sopprimere. Mentre Danny viene allontanato da sua madre in un sovversivo mondo sotterraneo di sognatori, Cathy deve affrontare gli incubi che hanno iniziato a sanguinare nella sua vita da sveglia e cercare di aggrapparsi a suo figlio. Morning è un racconto tempestivo che attirerà gli spiriti ribelli attraverso le generazioni, ambientato in un futuro prossimo in cui la società ha una pillola che elimina la necessità di dormire, l’ulteriore aiuto di un sole artificiale significa che finalmente non c’è fine alla luce del giorno, alla vita e al lavoro del mattino.
Invece tra i progetti in produzione spiccano: The Thing with Feathers di Dylan Southern sulla elaborazione di un lutto improvviso e la mini serie TV di stampo investigativo targata Netflix dal titolo Eric.
Infine tra i film in post-produzione si fanno notare: l’atteso The End We Start From di Mahalia Belo con Jodie Comer che affronta le conseguenze di una crisi ecologica, il prossimo corto di Wes Anderson dal titolo La meravigliosa storia di Henry Sugar su uomo che è in grado di vedere attraverso gli oggetti e di predire il futuro grazie all’aiuto di un libro che ha rubato, e il kolossal biblico The Book of Clarence (2024) di Jeymes Samuel con James McAvoy e Anna Diop.