Annunciate le nominations ai prestigiosi American Society of Cinematographers Awards, i riconoscimenti con cui il sindacato dei direttori della fotografia elegge i migliori professionisti che si sono distinti nell’arte della fotografia cinematografica e televisiva. I loro verdetti sono molto importanti in chiave Awards Season, perchè solitamente anticipano la potenziale cinquina dei candidati agli Oscar nella categoria Best Cinematography, riuscendo il più delle volte ad influenzare i membri degli Academy Awards, dato che su 34 edizioni 15 volte il vincitore di questo premio ha successivamente vinto anche l’Oscar nella suddetta categoria.
Tra i candidati di quest’anno spicca il super favorito Joshua James Richards, che per il suo lavoro nel pluripremiato film Nomadland, ha vinto un numero consistente di premi: dal prestigioso Golden Frog all’ENERGACamerimage al Boston Society of Film Critics Award, dal Chicago Film Critics Association Award al National Society of Film Critics Award, dal National Board of Review all’Hollywood Critics Association Award fino al recente Critics Choice Award.
Dietro di lui l’apprezzato lavoro di Erik Messerschmidt per il film in bianco e nero Mank, che gli ha fatto guadagnare non solo il Satellite Award ma anche il Sunset Circle Film Award, il Florida Film Critics Circle Award, il Capri Hollywood Award, il Oklahoma Film Critics Circle Award, il New Mexico Film Critics Association Award.
Tra le conferme spicca anche Darius Wolski, considerato uno dei più poliedrici direttori della fotografia, da tempo a caccia di una nomination agli Oscar che però non è mai arrivata e che si propone quest’anno per il suo lavoro nel film News of the world, in cui racconta il selvaggio West conferendo alle praterie sconfinate una dimensione cromatica suggestiva e immersiva.
Chiudono la cinquina due nomi inattesi rispetto alle previsioni.
Il primo è quello di Phedon Papamichael per The Trial of the Chicago 7 dalla limata fotografia in cui la dimensione del processo diventa metafora di una protesta civile dal carattere unviersale complice una lucida composizione di inquadrature capaci di mettere a fuoco l’ingiustizia dietro il dramma.
Il secondo nome è quello di Newton Thomas Sigel per il film Cherry di Anthony e Joe Russo, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Nico Walker, che finora era stato completamente escluso da tutti i premi della critica americana.
Snobbato a sorpresa il contributo offerto da Hoyte Van Hoytema per lo sci-fi Tenet, tra sequenze suggestive capaci di catapultarci al di fuori di qualsiasi percezione del tempo, grazie alle quali aveva conquistato diveri riconoscimenti tra cui: l’Hawaii Film Critics Society Award, il Black Film Critics Circle Award, il North Texas Film Critics Association Award e il Nevada Film Critics Society Award.
Ecco la lista di tutti i candidati agli American Society of Cinematographers Awards 2021:
FONTE: ASC Awards
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