Ang Lee si appresta a realizzare un biopic su Bruce Lee, con suo figlio Mason nel ruolo del leggendario artista marziale. Dopo anni di sviluppo e riflessioni, il regista ha annunciato che la sceneggiatura è finalmente completata e che la produzione del film potrebbe prendere il via nel 2025. Questo progetto tanto atteso segna un ritorno di Ang Lee alla regia, dopo aver dedicato anni a perfezionare il suo approccio al racconto della vita di una delle icone più influenti della cultura popolare e delle arti marziali.

In un’intervista a un’agenzia di stampa cinese, Lee ha raccontato il lungo processo di sviluppo del film, spiegando: “Mi sono serviti anni per capire come dare vita a questo progetto e trovare l’approccio giusto“. Il regista ha inoltre confermato la volontà di affidare il ruolo di Bruce Lee a suo figlio Mason, aggiungendo: “Non possiamo tornare indietro nel tempo, quindi vogliamo iniziare le riprese il prima possibile”.
Bruce Lee: Ang Lee abbandona il 3D per il biopic
Ang Lee è legato al progetto dal novembre 2022 e, inizialmente, la sceneggiatura era stata affidata a Dan Futterman, noto per il suo lavoro in Capote e Foxcatcher. Tuttavia, il processo di scrittura ha incontrato diversi ostacoli, tra cui riscritture e gli scioperi che hanno paralizzato Hollywood negli ultimi anni. Ora, però, il film sembra finalmente pronto a entrare nella fase di produzione.
Il biopic, intitolato Bruce Lee, sarà prodotto da 3000 Pictures, divisione della Sony. Curiosamente, lo stesso studio aveva collaborato con il regista nel 2013 per sviluppare un altro progetto sportivo, Thrilla in Manila, incentrato sul leggendario incontro di pugilato tra Muhammad Ali e Joe Frazier. Quel film, però, è stato successivamente messo in pausa e non è chiaro se verrà ripreso in futuro.
A differenza dei suoi ultimi tre film, tra cui Vita di Pi e Gemini Man, Lee ha deciso di abbandonare le tecnologie del 3D e del frame rate elevato. In una recente intervista, il regista ha ammesso che queste innovazioni, pur affascinanti dal punto di vista tecnico, si sono rivelate “troppo complesse e poco efficaci“, aggiungendo di non essere mai stato pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti.

Considerato uno dei registi più versatili della sua generazione, Ang Lee ha costruito una carriera eclettica, spaziando tra generi e stili diversi. Dalle atmosfere romantiche di Ragione e sentimento all’epicità di La tigre e il dragone, passando per il dramma intenso di I segreti di Brokeback Mountain, fino alle sperimentazioni visive di Vita di Pi e Billy Lynn – Un giorno da eroe. Non dirige un film dal 2019, anno in cui uscì Gemini Man, un ambizioso action thriller con Will Smith che sperimentava il de-aging digitale e l’alta frequenza di fotogrammi.
Ora, con Bruce Lee, il regista si prepara a tornare dietro la macchina da presa, affrontando un racconto profondamente personale e storico. Resta da vedere come il pubblico e la critica accoglieranno questa nuova incursione nel cinema biografico, ma l’attesa per il film è già alta.