Cannes 77: Bird di Andrea Arnold

CONCORSO: con Bird Andrea Arnold esplora la “luce” che si nasconde nella marginalità trasformando una storia di miseria in un miraggio di speranza

Riassunto

TRAMA: La dodicenne Bailey vive con suo fratello Hunter e suo padre Bug in una casa occupata abusivamente nel nord del Kent. Siccome Bug non ha molto tempo per loro, Bailey, che si avvicina alla pubertà, comincia col cercare attenzioni altrove.

Prime reazioni all’ultimo film della regista Andrea Arnold, Bird con cui continua la sua narrativa “sugli animali” composta da una sola parola, dopo i suoi acclamati progetti Dog, Wasp e Cow.

Così sulla scia dei suoi precedenti lungometraggi esplora la “luce” che si nasconde nella marginalità trasformando una storia di miseria in un miraggio di speranza. In quest’ottica il critico di Deadline, Joe Utichi, ha dichiarato: “È stato così anche con Fish Tank e American Honey. Una scossa di shock culturale che lascia il posto alle verità umane universali. Qui, più fiduciosa nella sua narrazione, l’abbellisce con elementi fantastici che non voglio anticiparvi. Se stanno realmente accadendo, o se fanno parte della disperazione infantile di Bailey di credere in qualcosa di magico, il film non lo chiarisce. Sta a noi decidere, ma Arnold vuole sicuramente che sappiamo una cosa entro la fine: Bailey starà bene“.

CAST: Barry Keoghan, Franz Rogowski, Jason Buda, Jasmine Jobson, James Nelson Joyce, Frankie Box, Nykiya Adams

CRITICS REVIEWS

“Andrea Arnold sa come entrarci nella pelle. Se all’inizio facciamo fatica ad adattarci a tutta questa miseria, alla fine saremo investiti dalla sua necessaria forza vitale. La desolazione arriva a ondate durante la prima ora del film ma il volto della protagonista (Bailey) attira la nostra attenzione finché piccole crepe di speranza iniziano ad insinuarsi”

(Joe Utichi, Deadline)

SEGUI

Lascia un commento

Don`t copy text!