Assegnati nella notte i famosi Critics’ Choice Awards, i riconoscimenti cinematografici con cui la Broadcast Film Critics Association (BFCA), formata da circa 250 critici cinematografici appartenenti alle principali testate giornalistiche statunitensi, elegge i migliori film e le migliori interpretazioni dell’anno anticipando i gusti degli Academy Awards.
Si, perchè nel corso degli anni, questo premio si è rivelato una vera e propria “anteprima” degli Oscar, nonostante siano molti a considerare i Golden Globe l’anticamera degli Academy Awards. A conferma di questa tesi c’è un dato inequivocabile: nell’edizione dello scorso anno ben 15 verdetti dei Critics’ Choice Awards su un totale di 18 categorie simili sono stati confermati agli Oscar (miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior sceneggiatura, miglior adattamento, miglior trucco, miglior scenografia, miglior colonna sonora, miglior montaggio, miglior canzone, miglior colonna sonora, miglior fotografia). Per non parlare del numero di volte in cui il vincitore del Critics’ Choice Award come miglior film ha poi replicato la vittoria agli Oscar: ben 13 volte su 23 edizioni
Il film protagonista di questa 24esima edizione è la pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma, che ha vinto 4 Critics Choice Awards, trionfando nelle categorie per le quali parte favorito ai prossimi Oscar: miglior regia, miglior fotografia, miglior film straniero e miglior film. Verdetto prevedibile almeno per le 3 prime categorie con le quali ha letteralmente dominato l’Award Season, vincendo un numero impressionante di riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani, tra cui 4 Satellite Awards (miglior film straniero, miglior regia, miglior montaggio, miglior sceneggiatura originale), 3 National Society of Film Critics Awards (miglior regia, miglior fotografia, miglior film straniero), 4 Washington Film DC Area Critics Association Awards (miglior film, miglior film straniero, miglior regia, miglior fotografia). Senza dimenticare i 2 Golden Globe (miglior regia, miglior film straniero), le 7 nomination ai BAFTA e la candidatura ai Directors Guild of America Awards e quella ai Producers Guild of America Awards.
MIGLIOR ATTORE e MIGLIOR ATTORE (comedy)
Doppia Vittoria per Christian Bale per Vice che non solo si è imposto nella categoria miglior attore (comedy), per la quale partiva favorito, ma anche in quella per il miglior attore dell’anno dopo aver vinto per questo ruolo non solo il Golden Globe ma anche alcuni importanti riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani tra cui il Philadelphia Film Critics Circle Award, il Kansas City Film Critics Circle Award e il Nevada Film Critics Society Award. Con questo duplice riconoscimento Bale è a tutti gli effetti il grande favorito per gli Oscar 2019, spegnendo una volta e per tutte le speranze di Ethan Hawke per First Reformed che invece aveva vinto un numero esorbitante di premi assegnati dalle associazioni dei critici americani, nonostante l’esclusione sia dai Golden Globe che dai SAG Awards.
MIGLIOR ATTRICE comedy
Nessuna sorpresa nella categoria miglior attrice comedy laddove ha vinto Olivia Colman per La Favorita confermando il verdetto dei Golden Globe, a cui si aggiungono numerosi premi vinti per questa sua incredibile interpretazione: dalla Colpa Volpi all’ultimo Festival di Venezia al Satellite Award, dal British Independent Film Award, fino al Los Angeles Film Critics Association Award e al National Society of Film Critics Award.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA
Tutto come previsto nella categoria miglior attrice non protagonista dove ha trionfato la superfavorita agli Oscar 2019, Regina King per If Beale Street Could Talk dopo aver conquistato quasi tutti i premi dell’Award Season tra cui il Golden Globe, il Satellite Award, il National Board of Review, il New York Film Critics Circle Award, e il National Society of Film Critics Award, nonostante la sua clamorosa esclusione sia dai SAG Awards che dai BAFTA.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA
Nella categoria miglior attore non protagonista la giuria dei Critic’s Choice Movie Awards si lascia influenzare dal verdetto della Stampa Estera (Golden Globe) conferendo il premio a Mahershala Ali per Green Book, dopo aver vinto anche altri premi come il Washington Film DC Area Critics Association Award, il Los Angeles Online Film Critics Society Award, e il Phoenix Film Critics Society Award. Questo verdetto contribuisce di fatto ad alimentare la sfida con il suo rivale Richard E. Grant per Copia Originale che invece aveva dalla sua parte un numero vertiginoso di premi assegnati dalle associazioni dei critici americani (ben 18) tra cui il Satellite Award.
MIGLIOR ADATTAMENTO
Nella categoria miglior adattamento la sfida tra BlacKkKlansman e If Beale Street Could Talk, si è conclusa con il trionfo del secondo che si è aggiudicato così l’ennesimo premio dopo aver già vinto numerosi premi tra cui il National Board of Review, il Chicago Film Critics Association Award e l‘Online Film Critics Society Award.
MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE
Nessuna sorpresa per la vittoria di Spider-Man: Into the Spider-Verse dopo aver vinto per questa categoria non solo il Golden Globe ma più di 20 premi assegnati dalle associazioni dei critici americani tra cui il New York Film Critics Circle Award, il Los Angeles Online Film Critics Society Award, e il San Francisco Film Critics Circle Award, attestandosi come il grande favorito per gli Oscar 2019.
SORPRESE
Nella categoria miglior attrice c’è stato un ex-aequo tra Glenn Close per The Wife dopo aver conquistato per questo ruolo non solo il Golden Globe, ma anche l’Hollywood Film Award, il Satellite Award, il New Mexico Film Critics Association Award e il San Diego Film Critics Society Award,
e Lady Gaga per A star is born riscattando la delusione ai Golden Globe dove partiva favorita nella categoria miglior attrice drammatica. Questo premio si aggiunge ad altri riconoscimenti importanti come il National Board of Review, il Las Vegas Film Critics Society Award, il Washington Film DC Area Critics Association Award e il Phoenix Film Critics Society Award, attestandosi come la principale rivale della Close e della Colman in vista degli Oscar 2019.
Nella categoria miglior film d’azione Mission Impossible – Fallout ha battuto a sorpresa il favorito Black Panther che ha comunque portato a casa 3 Critics’ Choice Awards (miglior costumi, miglior scenografia) superando in queste categorie La Favorita, e quello per i migliori effetti speciali visivi battendo il favorito Avengers: Infinity War.
Nella categoria miglior montaggio si è imposto First Man che di fatto ha superato il suo rivale, Roma, che aveva dalla sua parte numerosi premi tra cui il Satellite Award. Per il biopic di Damien Chazelle questo premio si aggiunge agli altri vinti per la medesima categoria tra cui il Washington Film DC Area Critics Association Award e il Boston Society of Film Critics Award.
Ecco la lista di tutti i vincitori dei Critics’ Choice Awards 2019:
Best Young Actor/Actress: Elsie Fisher (Eight Grade)
Best Song: Shallow (A star is born)
Best Action Movie: Mission Impossible – Fallout
Best Supporting Actress: Regina King (If Beale Street Could Talk)
Best Supporting Actor: Mahershala Ali (Green Book)
Best Sci-Fi or Horror: A quiet place
Best cast: The Favourite
Best actor in comedy: Christian Bale (Vice)
Best actress in comedy: Olivia Colman (The Favourite)
Best comedy: Crazy Rich Asians
Best editing: Tom Cross(First Man)
Best originaly screenplay: Paul Schrader (First Reformed)
Best Adapted Screenplay: Barry Jenkins (If Beale Street Could Talk)
Best cinematography: Alfonso Cuaron (Roma)
Best director: Alfonso Cuaron (Roma)
Best Production Design: Hannah Beachler and Jay Hart (Black Panther)
Best Costume Design: Ruth Carter (Black Panther)
Best hair and make-up: Vice
Best visual effects: Black Panther
Best Score: Justin Hurwitz (First Man)
Best foreign language film: Roma (Messico)
Best animated film: Spider-man into the Spider-Verse
Best Actress: Glenn Close (The Wife)
Best actor: Christian Bale (Vice)
Best picture: Roma