Annunciate le nominations agli attesissimi Directors Guild of America Awards, i famosi riconoscimenti di categoria assegnati dal sindacato dei registi, che annualmente elegge il miglior regista della stagione appena trascorsa, anticipando il verdetto degli Oscar. A conferma di questa tesi basta ricordare che su 71 edizioni 63 volte il vincitore del DGA Award ha successivamente conquistato anche l’Academy Award nella categoria miglior regia. In tal senso è dal 2013 che il loro verdetto influenza ininterrottamente i membri votanti degli Oscar costuiti per l’appunto da una buona parte di registi.
Quest’anno rispetto alle nostre previsioni per la miglior regia ai prossimi Oscar ci sono state molte conferme e qualche sorpresa attesa ma non scontata. In tal senso confermato il mattatore dell’Awards Season, il regista sud coreano Bong Joon – ho per il capolavoro Parasite dopo aver vinto un numero impressionante di riconoscimenti tra cui l’Hollywood Film Award come Best Filmaker, il Los Angeles Film Critics Association Award e il Chicago Film Critics Association Award.
Seguito dal maestro Martin Scorsese per l’epica saga sulla criminalità The Irishman, trainato dal successo ottenuto al Palm Springs International Film Festival laddove ha vinto il Sonny Bono Visionary Award, per poi conquistare numerosi premi tra cui il Philadelphia Film Critics Circle Awards e il Detroit Film Critics Society Awards.
Confermato anche l’apprezzatissimo Quentin Tarantino per il suo omaggio sulla fine dell’epoca d’oro di Hollywood (C’era una volta a Hollywood) dopo aver conquistato la nomination ai premi chiave dell’Awards Season. Senza dimenticare che ha ottenuto per questo film il prestigioso Camerimage, ma anche il National Board of Review e l’AACTA International Award assegnato dalla comunità dei critici australiani.
Nella cinquina spicca Sam Mendes per il dramma bellico 1917 con cui potrebbe entrare nuovamente nella cinquina degli Oscar dopo 19 anni dalla statuetta vinta per il meraviglioso American Beauty. Complice l’inaspettato Golden Globe vinto e che si aggiunge ad alcuni premi assegnati dai critici del Kansas City, Dallas Fort-Worth, North Texas, Phoenix, Utah.
Snobbata ancora una volta Greta Gerwig per Piccole Donne nonostante il National Society of Film Critics Award vinto a parimerito con Bong Joon – ho oltre alle nominations conquistate agli Hollywood Critics Association Awards e ai Critics’ Choice Awards. Al suo posto il regista vincitore del People Choice Award all’ultima edizione del Toronto International Film Festival, Taika Waititi per la sua irriverente commedia, Jojo Rabbit. Nomination inattesa data la sua esclusione sia dai Critics Choice Movie Awards che dai Golden Globe.
Tra gli esclusi spicca il Leone d’Oro all’ultimo Festival di Venezia, Todd Phillips che per Joker poteva contare sul prestigioso Golden Frog ai Camerimage oltre alla candidatura ai Golden Globe e ai BAFTA, anche se è stato escluso sia dai Critics’ Choice Awards che dai Satellite Awards. Verdetto che dimostra l’opposta considerazione verso Joker da parte dei critici americani e quelli internazionali.
Ecco la lista di tutti i vincitori dei Directors Guild of America Awards 2020 in ambito cinematografico:
FONTE: DGA Awards