Golden Globe 2018: tutti i candidati

Golden Globe 2018: dai favoriti alle clamorose esclusioni. Snobbati Guadagnino, 120 battiti al minuto e The Florida Project

Annunciate le nominations ai famosi Golden Globe, i premi cinematografici assegnati annualmente dalla stampa estera. I loro verdetti hanno spesso anticipato i gusti degli Academy Awards o meglio hanno influenzato i risultati degli Oscar, “spingendo” i giurati indecisi a puntare su un determinato film o una specifica interpretazione. Per questa ragione nel corso degli anni essi sono stati etichettati come una sorta di anticamera degli Oscar, dato che i vincitori del Golden Globe spesso (ma non sempre) riescono a conquistare anche l’ambita statuetta.

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Chi segue l’Award Season però sa perfettamente che i Golden Globe sono solamente la punta dell’iceberg della stagione dei premi che inizia ufficialmente con i Gotham Independent Film Awards e i National Board of Review. Senza dimenticare che sono soprattutto i Critics’ Choice Movie Awards a rivelarsi dei reali indicatori per gli Oscar dato che 11 volte su 20 edizioni il miglior film ha trionfato agli Academy Awards.

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Per quanto riguarda le nominations di quest’anno il film che ha ottenuto il maggior numero di candidature (7) è stato la dark novel di Guillermo Del Toro The Shape of Water che ha ottenuto la candidatura nelle categorie: miglior film miglior regia, miglior attrice (Sally Hawkins), miglior attrice non protagonista (Octavia Spencer), miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora, miglior attore non protagonista (Richard Jenkins). La pellicola ha al suo attivo un Leone d’Oro al Festival di Venezia, 3 Los Angeles Film Critics Association Awards (miglior regia, miglior attrice, miglior fotografia), 1 Boston of Society Film Critics Award (miglior attrice), 1 Boston Online Film Critics Association Award (miglior colonna sonora), 2 San Francisco Film Critics Circle Award (miglior regia, miglior scenografia), 1 New York Film Critics Online Award (miglior fotografia)

Seguono con 6 nomination a testa: Tre manifesti a Ebbing Missouri di Martin McDonagh (miglior film drammatico, miglior sceneggiatura, miglior attrice drammatica, miglior attore non protagonista, miglior regia, miglior colonna sonora), The Post di Steven Spielberg (miglior sceneggiatura, miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice, miglior colonna sonora).

Bottino amaro per The Florida Project di Sean Baker che si è dovuto accontentare di una sola nomination (miglior attore non protagonista) nonostante avesse vinto tra i numerosi premi 3 Detroit Film Critics Society Awards (miglior film, miglior regia, miglior attore non protagonista), 2 Toronto Film Critics Awards (miglior film, miglior attore non protagonista), 2 New York Film Critics Circle Awards (miglior attore non protagonista, miglior regia), 2 New York Film Critics Online Awards (miglior film, miglior attore non protagonista). Cocente delusione anche per l’altro film rivelazione dell’anno: Get Out di Jordan Peele che ha conquistato solo 2 nomination (miglior film comedy/musical, miglior attore) senza quindi ottenere quella per la miglior sceneggiatura che ha finora vinto numerosi riconoscimenti durante l’Award Season, al punto che si dava come una vittoria certa anche per gli Oscar 2018.

Ma vediamo le nomination categoria per categoria tra candidati e snobbati

Nella categoria MIGLIOR ATTORE (DRAMA) confermato il SUPER favorito Timothé Chalamet per Chiamami col tuo nome che parte favorito dopo aver vinto il New York Film Circle Critics Award, il Boston Online Film Critics Association Award, il Los Angeles Film Critcs Association Award oltre ai premi come miglior rivelazione agli Hollywood Film Awards, ai National Board of Review e ai Gotham Independent Film Awards. Calhamet dovrà vedersela con il suo rivale più acerrimo di questa Award Season e cioè Gary Oldman per Darkest Hour nei panni di Winston Churchill che per questo ruolo ha vinto il Washington Film Critics Association Award. Gli altri candidati sono: Daniel Day Lewis (Phantom Threads) e Tom Hanks (The Post). Snobbato Jake Gyllenhaal per Stronger.

Timothee Chalamet, “Call Me by Your Name”
Daniel Day-Lewis, “Phantom Thread”
Tom Hanks, “The Post”
Gary Oldman, “Darkest Hour”
Denzel Washington, “Roman J. Israel, Esquire”

Nella categoria MIGLIOR ATTORE (COMEDY/MUSICAL) confermato il SUPER favorito James Franco (The Disaster Artist) dopo aver vinto il Gotham Awards e il Detroit Film Critics Society Awards, oltre ad aver conquistato il 2°posto ai Los Angeles Film Critics Association Awards. Sorprende in positivo la nomination di Ansel Elgort per Baby Driver

James Franco (The Disaster Artist)

“A Fantastic Woman”(Cile)
“First They Killed My Father” (Cambogia)
“In the Fade” (Germania)
“Loveless” (Russia)
“The Square” (Svezia)

Nella categoria MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE confermati i favoriti Coco dopo aver vinto agli Hollywood Film Awards, ai National Board of Review, ai New York Film Critics Circle Awards, ai Washington DC Area Film Critics Association Awards, ai Boston Online Film Critics Association AwardsThe Breadwinner dopo aver vinto il Los Angeles Film Critics Association Award, il New York Online Film Critics Award e il Toronto Film Critics Awards;  The Loving Vincent che ha al suo attivo un prezioso European Film Award come miglior film d’animazione europeo.

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“The Disaster Artist”
“Get Out”
“The Greatest Showman”
“I, Tonya”
“Lady Bird”

Ecco la lista di tutti i candidati per le altre categorie:

Best Screenplay – Motion Picture

Guillermo del Toro and Vanessa Taylor, “The Shape of Water”
Greta Gerwig, “Lady Bird”
Liz Hannah and Josh Singer, “The Post”
Martin McDonagh, “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”
Aaron Sorkin, “Molly’s Game”

Best Original Score – Motion Picture

Carter Burwell, “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri”
Alexandre Desplat, “The Shape of Water”
Jonny Greenwood, “Phantom Thread”
John Williams, “The Post”
Hans Zimmer, “Dunkirk”

Best Original Song – Motion Picture

“Home” from “Ferdinand”
“Mighty River” from “Mudbound”
“Remember Me” from “Coco”
“The Star” from “The Star”
“This Is Me” from “The Greatest Showman”

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Molto interessante la candidatura di Plummer per «Tutti i soldi del mondo»… — Subentrato A FILM COMPLETATO in seguito alle accuse di molestie cadute su Kevin Spacey (Plummer ha rigirato da solo le scene che vedevano coinvolto Spacey)… — Io sapevo che Ridley Scott, il regista del film, e la Columbia/Sony, la casa distributrice, avevano iniziato una grande campagna per far premiare Spacey… — le accuse (purtroppo multiple e quindi autorizzanti a far pensare a una verità) devono aver annullato tutto, ma questa candidatura di Plummer mi fa sospettare che la campagna di premiazione dell’attore non protagonista del film abbia comunque dato frutti, seppur con un attore diverso!

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