Per scoprire quali registi hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2020 nella categoria miglior regia bisogna seguire l’andamento dell’Award Season, che inizierà ufficiosamente con l’annuncio delle nomination ai Gotham Awards per il cinema indipendente e ufficialmente con l’annuncio dei vincitori dei National Board of Review, anticipati dalle nomination agli Independent Spirit Awards. Attualmente possiamo affidarci ai verdetti del Festival di Berlino, all’annucio dei vincitori del Festival di Cannes e del Festival di Venezia, oltre che alle prime reazioni da parte dei critici americani alle proiezioni del Telluride Film Festival e del Toronto International Film Festival, rassegne chiave dell’Award Season dato che tutti i film protagonisti della successiva Notte degli Oscar passano proprio da lì.
Quali sono i registi che hanno più chance di entrare nella corsa agli Oscar 2020 nella categoria best director? (previsioni settembre)
10. TREY EDWARD SHULTS (WAVES)
Dopo la proiezione al Telluride Film Festival accolta con grande entusiasmo da parte della critica americana Trey Edward Shults è entrato ufficialmente nella corsa agli Oscar grazie alla forza trascinante del suo film Waves, un epico viaggio emotivo di una famiglia afroamericana suburbana all’indomani di una perdita. Per Shults, conosciuto ai più per la sua opera prima Krisha con cui ha vinto il John Cassavates Award agli Spirit del 2015, si tratterebbe della prima nomination agli Oscar della sua emergente carriera.
9. GRETA GERWIG (PICCOLE DONNE)
Dopo il trionfale esordio dietro la macchina da presa con la commedia agro-dolce Lady Bird (non contando il dramma Nights and Weekends codiretto con Joe Swanberg) che le ha consentito di conquistare la nomination all’Oscar come miglior regista, diventando la 3 donna americana ad ottenere la candidatura nella storia di questa categoria, Greta Gerwig potrebbe fare il bis, complice il suo attesissimo contributo nell’ottavo adattamento del romanzo del 1868 di Louisa May Alcott, Piccole Donne. Sarebbe la prima donna a conquistare la candidatura come miglior regista per ben due volte.
8. KASI LEMMONS (HARRIET)
grazie all’attesa pellicola Harriet sulla leggendaria figura di Harriet Tubman, da schiava delle piantagioni ad una delle grandi eroine d’America, la Lemmons potrebbe essere la prima regista afro-americana a conquistare la nomination agli Oscar nella blindatissima categoria miglior regia. La Lemmons come regista ha incuriosito fin dai suoi esordi la critica americana. In tal senso nel 1997 con il film Eve’s Bayou ha vinto numerosi riconoscimenti: dal premio come miglior regia ai Black Film Awards all’Independent Spirit Award e al National Board of Review come miglior opera prima. Successivamente si è distinta per il suo lavoro in Talk to me vincendo l’African American Film Critics Association come miglior regista.
7. LULU WANG (THE FAREWELL)
Dopo l’ottimo successo ottenuto al Sundance Film Festival nella sezione Dramatic Competition, The Farewell ha conquistato la critica americana influenzando i numeri al botteghino, per poi ottenere alte valutazioni sugli aggregatori di recensioni come Rotten Tomatoes (99%) e Metacritic (90/100 su 43 recensioni da parte dei critici – 8.7/10 sul punteggio totale espresso dagli iscritti). Dato il clamore suscitato negli States da questo film, si parla di un vero e proprio caso cinematografico al punto che potrebbe essere uno dei principali competitors per gli Oscar 2020. In particolare la nomination di Lulu Wang come miglior regista sarebbe sicuramente un ottimo segnale di inclusione, regalandole al suo terzo film la possibilità di entrare nella Storia degli Oscar.
6. QUENTIN TARANTINO (C’ERA UNA VOLTA A….HOLLYWOOD)
Grazie al suo omaggio dissacrante e assolutamente originale sull’epoca d’oro di Hollywood, Quentin Tarantino con il film C’era una volta a…. Hollywood potrebbe ottenere la sua 3a nomination agli Oscar come miglior regista dopo averla conquistata per Pulp Fiction (1994) e per Bastardi senza gloria (2009). Senza dimenticare i due Oscar vinti per la miglior sceneggiatura (Pulp Fiction, Django Unchained)
5. SAM MENDES (1917)
Sono passati ben 19 anni dall’Oscar vinto come miglior regista per il meraviglioso film American Beauty. Da allora Mendes non è più risciuto ad ottenere la candidatura agli Oscar, avvicinandosi solo nel 2009 con Revolutionary Road ma senza riuscire a conquistarla. Ora grazie al suo dramma bellico 1917 potrebbe entrare nuovamente nella cinquina del miglior regista.
4. MARIELLE HELLER (A BEAUTIFUL DAY IN THE NEIGHBORHOOD)
Dopo aver sfornato due piccoli cult come The Diary of a Teenage Girl (miglior opera prima agli Spirit Awards) e Copia Originale (3 nomination agli Oscar, miglior regia agli Alliance of Women Film Journalists), la Heller potrebbe ancora lasciare il segno e chissà conquistare una meritata candidatura come miglior regista. Complice l’atteso film A Beautiful Day in the Neighborhood con protagonista Tom Hanks, ispirato al recente documentario di gran successo sulla figura di Rogers dal titolo analogo “Won’t You Be My Neighbor?“
3. NOAH BAUMBACH (MARRIAGE STORY)
Per il regista di cult come Frances Ha e The Meyerowitz Stories potrebbe arrivare la prima nomination all’Oscar come miglior regista grazie a Marriage Story, presentato con successo all’ultimo Festival di Venezia, dopo essere stato definito il Bergman Newyorkese per il suo empatico ed ermetico stile cinematografico simile a quello del maestro svedese (Scene da un matrimonio). Baumbach ha al suo attivo una nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale del film The Squid and The Whale.
2. JOON-ho BONG (PARASITE)
Dopo la sua vittoria all’ultimo Festival di Cannes dove ha conquistato la Palma d’Oro, Joon-ho Bong è diventato a pieno titolo uno dei registi più quotati dell’Award Season riuscendo in qualcosa di molto raro e cioè a coniugare i gusti della critica e del pubblico. Non ultimo il 3° posto (second front-runner) conquistato al Toronto International Film Festival, segno del forte apprezzamento anche da parte degli spettatori che lo hanno votato per il People Choice Award. Inoltre essendo stato scelto per rappresentare la Corea del Sud ai prossimi Oscar ha sia chance di entrare nella corsa per il miglior film che per il miglior film internazionale.
1. MARTIN SCORSESE (THE IRISHMAN)
Il maestro Martin Scorsese come miglior regista potrebbe conquistare la nomination numero 9 della sua incredibile carriera dopo averlo vinto solo una volta nel 2007 con il film The Departed. Quest’anno potrebbe vincere il suo secondo Oscar grazie all’attesissimo The Irishman con protagonisti due legende del cinema come Al Pacino e Robert De Niro in un’epica saga sulla criminalità organizzata negli USA.