La Commissione di Selezione indetta annualmente dall‘Anica che ha l’arduo compito di scegliere il candidato italiano che parteciperà alla selezione per la categoria del Miglior film internazionale agli Oscar 2020, ha annunciato la rosa dei 5 candidati che possono ambire a questa prestigiosa designazione.
Al di là delle singole proposte meritevoli di attenzione, su tutti sembrano primeggiare due titoli in particolare: Il Traditore di Marco Bellocchio e Martin Eden di Pietro Marcello. Il primo può contare sulla forte attenzione da parte della critica internazionale dimostrata durante l’ultimo Festival di Cannes al quale ha partecipato nella Selezione Ufficiale. Tenendo bene a mente che la pellicola è stata anche selezionata per due importanti Festival che rientrano nel circuito dell’Award Season: il New York Film Festival e il Mill Valley Film Festival, segno della forte aspettativa da parte dei distributori americani verso questo film. Senza dimenticare che Il traditore è stato selezionato per gli European Film Awards, e che ha finora raccolto importanti riconoscimenti nel nostro Paese, come 2 Globi d’oro (miglior colonna sonora, miglior film), il premio per la miglior sceneggiatura al Flaiano Film Festival e 7 Nastri d’argento (miglior attore non protagonista, miglior attore, miglior colonna sonora, miglior montaggio, miglior sceneggiatura, miglior regia, miglior film) anticipando la sua potenziale leadership ai prossimi David di Donatello.
Martin Eden invece può vantare la Coppa Volpi per il miglior attore assegnata al talentuoso Luca Marinelli all’ultimo Festival di Venezia dove ha ricevuto il plauso della critica internazionale. Su questa lunghezza d’onda l’aspettativa negli States e in generale nel circuito dell’Award Season per questo terzo adattamento del classico di Jack London è altissima. Basti pensare che la pellicola firmata dal documentarista Pietro Marcello non solo è stata selezionata per il New York Film Festival ma ha vinto anche il Toronto Platform Prize assegnato durante il prestigioso Toronto International Film Festival nel quale solitamente vengono presentati molti film che saranno protagonisti della Stagione dei Premi americana. A tal proposito va ricordato che l’anno scorso l’unico premio del Festival di Toronto e cioè quello del pubblico, lo ha vinto Green Book preparando così la sua strada verso gli Oscar. Un buon auspicio.
La scelta di questa Commissione di Selezione negli ultimi anni si è rivelata “lontana” dai gusti degli Academy. Basti pensare che non riusciamo a conquistare la nomination in questa categoria dal 2014 e cioè da quando Paolo Sorrentino vinse la statuetta con La grande bellezza). Questo è accaduto perchè alla base c’è un errore oggettivo da parte di questa Commissione che nel corso degli anni si è limitata a scegliere pellicole “solo” sulla base del loro merito artistico. Ignorando che in realtà occorre scegliere in maniera strategica, e quidi non solo il film più bello ma anche quello le cui tematiche possano essere percepite con maggior sensibilità dagli Academy i cui gusti e le cui aspettative sono spesso diverse dalle nostre.
Con l'”apertura” degli Academy, che hanno cambiato il nome del premio da Miglior film straniero a Miglior film internazionale in un’ottica di inclusione e multiculturalità, la gara si fa’ molto più interessante dato che inoltre quest’anno i film candidati per la short list non sono più 9, ma ben 10 in modo da dare ampio spazio ai più pellicole. Soprattutto considerando il duello annunciato tra teste di serie come Pedro Almodovar con il suo biografico Dolor y Gloria per la Spagna a Parasite di Bong Joon-ho, fresco vincitore della Palma d’Oro a Cannes, in rappresentanza della Korea del Sud. Ecco la lista dei film stranieri che finora sono stati inviati dalle rispettive commissioni nazionali per gli Oscar 2020.
Quali sono gli altri film che possono rappresentare l’Italia agli Oscar 2020?
La paranza dei bambini
il quarto film di Claudio Giovannesi (La casa sulle nuvole, Alì ha gli occhi blu, Fiore), il cui titolo inglese è l’accattivante Piranhas, tratto dal romanzo La paranza dei bambini di Roberto Saviano, selezionato per gli Oscar europei, può contare sulla sua matrice neorealista che da sempre continua a sedurre la critica americana. A ciò si aggiunge un riconoscimento internazionale come il premio per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Berlino, senza dimenticare quello vinto al BIFEST per il lavoro dei tre sceneggiatori (Maurizio Braucci, Claudio Giovannesi e Roberto Saviano). Ha al suo attivo anche 1 Nastro d’argento per la miglior fotografia e 3 Ciak d’oro (miglior attore rivelazione, miglior fotografia, miglior sonoro in presa diretta).
Il vizio della speranza
dopo il successo di critica e pubblico ottenuto dalla sua opera precedente (Indivisibili), Edoardo De Angelis ci “riprova” con un film che ha tutti i requisiti per sedurre gli Academy, complice una trama appassionante e realista, supportata da un notevole cast (Marina Confalone su tutti) capace di dare un grande spessore umano alla storia raccontata. Al suo attivo la pellicola ha non solo il David di Donatello vinto per la miglior attrice non protagonista, ma anche 2 Ciak d’Oro (miglior attrice non protagonista, miglior colonna sonora), 3 Nastri d’Argento (miglior attrice non protagonista, miglior scenografia, miglior canzone) oltre a due importanti premi conquistati al Tokyo International Film Festival (miglior attrice, miglior regia).
Il primo Re
L’ambiziosa rivisitazione del mito di Romolo e Remo potrebbe fare a sorpresa breccia nel cuore dell’Academy, complice l’ottimo lavoro di Matteo Rovere. La pellicola ha già conquistato il Ciak d’Oro per la miglior fotografia, e 3 Nastri d’Argento per il miglior produttore, miglior fotografia, miglior suono in presa diretta.
Non resta che aspettare il verdetto dell’ANICA nella speranza che quest’anno si punti ad un film che non sia solo bello, ma che sia anche un potenziale vincitore! Ricordando che la Cerimonia di consegna degli Oscar si terrà a Los Angeles quest’anno domenica 9 febbraio 2020, mentre l’annuncio delle nomination è previsto per il 13 gennaio 2020. W il cinema italiano!
4 commenti
Aggiungi il tuoNon sapevo del passaggio a dieci candidature e del cambio di nome.
Può essere allora l’anno buono (per una nomination, non per la vittoria finale). Probabilmente con Il traditore.
Pensi quindi che abbia più chance Bellocchio?
Forse sì, ma condivido il tuo discorso sulle “scelte strategiche” e c’è da dire che quello della mafia è un tema sicuramente poco attuale, almeno per come è percepito all’estero, beninteso…
Purtroppo ho scoperto che il passaggio a 10 candidati riguarda la short list dei semifinalisti che prima erano 9 con annuncio a dicembre. Quindi restano sempre 5. Amara illusione.