Quest’anno le uniche attrici ad aver ottenuto la candidatura a tutti i key awards sono state 3. Le prime due, Emma Stone (Povere Creature!) e Carey Mulligan (Maestro) hanno ottenuto la nomination all’Oscar, mentre la terza, Margot Robbie (Barbie) è stata a sorpresa esclusa.
In questo scenario il vero colpo di scena è stata la nomination di Annette Bening (NYAD), data favorita nella fase embrionale della Stagione dei Premi, ma successivamente ignorata dalla stragrande maggioranza dei circoli dei critici americani. In ogni caso è comunque riuscita ad entrare nella cinquina grazie al binomio SAG+Golden Globe. Impresa che invece non è riuscita a Fantasia Barrino (Il colore viola) mancando la candidatura ai SAG Awards, laddove non troviamo neanche l’attrice tedesca Sandra Huller (Anatomy of a Fall) che però, potendo contare sul fortissimo supporto da parte delle associazioni dei critici americani, è riuscita invece ad ottenere la sua prima nomination agli Oscar.
Caso diverso per Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon): la strategia della Apple Original Films di farla gareggiare tra le protagoniste si è rivelata promettente consentendole di conquistare numerose candidature oltre ad un prezioso Golden Globe come miglior attrice drammatica, anche se la sua esclusione dai BAFTA ha ridimensionato le sue chance di vittoria.
In tal senso quanto alla possibile vincitrice al momento è in testa la Stone dopo aver conquistato 2 key awards (Golden Globe, Critics Choice Award), ma se la Gladstone vince ai SAG, la partita non è ancora finita!