L‘Olanda ha scelto come proprio rappresentante per gli Oscar 2024 per la categoria Best International Film Sweet Dreams di Ena Sendijarević, presentato con successo all’ultimo Festival di Locarno laddove la sua protagonista Renée Soutendijk ha vinto il premio per la migliore interpretazione.
TRAMA: Su un’isola indonesiana, nel 1900, il proprietario olandese di una piantagione di zucchero Jan e sua moglie Agathe sono in cima alla catena alimentare. Fino a quando Jan, al ritorno dalla sua visita notturna alla sua concubina nativa Siti, muore improvvisamente. Per mantenere il suo status quo, Agathe costringe il figlio Cornelis e la moglie incinta Josefien a viaggiare dall’Europa e a rilevare l’azienda di famiglia. Nel bel mezzo della rivolta operaia, Cornelis mostra i suoi piani per un cambiamento progressista. Ma quando il testamento di Jan pone Siti in prima linea nella tenuta di famiglia, gli ideali si rivelano vani e il sangue più denso dell’acqua.
FESTIVAL: Festival di Locarno, Toronto International Film Festival, Netherlands Film Festival
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=BtfurLbWv8E
CRITICS REVIEWS
“Ambientato in una piantagione di zucchero, magnificamente composto e inquietante nella sua spietata satira sottile, Sweet Dreams esplora le dinamiche di una disfunzionale famiglia coloniale olandese i cui valori sono così elegantemente sezionati al suo interno (…) Ben presto la patina di razionalità civilizzata si sgretola mentre la famiglia complotta per mantenere la propria ricchezza (…) L’approccio a questa torrida storia, ambientata in climi soffocanti, è gelido e distaccato. Collaborando con il direttore della fotografia Emo Weemhoff, la regista ha sviluppato uno stile visivo sorprendente, utilizzando inquadrature formaliste e pittoriche e giocando con la simmetria per suggerire le disperate asimmetrie del potere coloniale, in un modo che ricorda “Zama” di Lucrecia Martel”
(Jessica Kiang, Variety)
OSCAR 2023: lo scorso anno l’Olanda inviò Narcosis diretto da Martijn de Jong che però non riuscì ad entrare nella cinquina finale.
CURIOSITÁ: Due volte i film proposti dall’Olanda sono stati squalificati. Nel 1989 con Il mistero della donna scomparsa perché il film, contrariamente a quanto indicato in sede di candidatura, era girato principalmente in francese. Nel 2006 con Blue Bird perché il film era stato realizzato per la televisione. Per l’Academy non fu sufficiente il rimontaggio realizzato appositamente per le sale cinematografiche con lo scopo finale di far riammettere il film nella competizione.
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Olanda ha conquistato 7 nomination vincendo l’ambita statuetta ben 3 volte: The Assault nel 1987, L’albero di Antonia nel 1996 e Character nel 1998. 3 volte è riuscita ad entrare nella short-list: nel 2007 con Black Book di Paul Verhoeven, nel 2010 con Oorlogswinter di Martin Koolhoven e nel 2015 con Lucia de B. di Paula van der Oest.
Elenco delle candidature per la 96a edizione degli Academy Awards per il miglior lungometraggio internazionale:
- Svizzera: Thunder di Carmen Jaquier
- Corea del Sud: Concrete Utopia di Tae-hwa Eom
- Estonia: Sauna Smoke Sisterhood di Anna Hints
- Uruguay: Family Album di Guillermo Rocamora
- Germania: The Teachers’ Lounge di İlker Çatak
- Cile: The Settlers di Felipe Gálvez Haberle
- Canada: Rojek di Zaynê Akyol
- Perù: The Erection of Toribio Bardelli di Adrián Saba
- Colombia: A Male di Fabián Hernández
- Australia: Shayda di Noora Niasari
- Taiwan: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao
- Tunisia: Four Daughters di Kaouther Ben Hania
- Giappone: Perfect Days di Wim Wenders
- Bolivia: The Visitor di Martín Boulocq
- Bosnia Erzegovina: Excursion di Una Gunjak
- Olanda: Sweet Dreams di Ena Sendijarević
- Croazia: Traces di Dubravka Turic
- Lituania: Slow di Marija Kavtaradze
- Bulgaria: Blaga’s Lessons di Stefan Komandarev
- Bhutan: The Monk and The Gun di Pawo Choyning Dorji
- Romania: Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude
- Ungheria: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
- Turchia: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
- Slovenia: Riders di Dominika Menceja
- Yemen: The Burdened di Amr Gamal
- Iraq: Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
- Israele: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
- Armenia: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
- Islanda: Godland di Hlynur Pálmason
- Brasile: Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho
- Indonesia: Autobiography di Makbul Mubarak
- Repubblica Ceca: Brothers di Tomáš Mašín
- Finlandia: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki
- Macedonia del Nord: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski
- Montenegro: Sirin di Senad Šahmanović
- Lettonia: My Freedom di Ilze Kunga-Melgaile
- Grecia: Behind the Haystacks di Asimina Proedrou
- Portogallo: Bad Living di João Canijo
- Belgio: Omen di Baloji
- Georgia: Citizen Saint di Tinatin Kajrishvili
- Lussemburgo: The Last Ashes di Loïc Tanson
- Marocco: The Mother of All Lies di Asmae El Moudir
- Ucraina: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov
- Nepal: Halkara di Bikram Sapkota
- Egitto: Voy Voy Voy di Omar Hilal
- Slovacchia: Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík
- Spagna: Society of the Snow di JA Bayona
- Italia: Io Capitano di Matteo Garrone
- Iran: The Night Guardian di Reza Mirkarimi
- Panama: Tito, Margot & Me di Mercedes Arias & Delfina Vidal
- Paraguay: The Last Runway 2, Commando Yaguarete di Armando Aquino e Mauricio Rial
- Regno Unito: The Zone of Interest di Jonathan Glazer
- Francia: The Taste of Things di Trần Anh Hùng
- Svezia: Opponent di Milad Alami
- Palestina: Bye Bye Tiberias di Lina Soualem
- Norvegia: Songs Of Earth di Margreth Olin
- Bangladesh: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
- Polonia: The Peasants di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
- Messico: Totem di Lila Avilés
- Albania: Alexander di Ardit Sadiku
- Sudan: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani
- Danimarca: The Promised Land di Nikolaj Arcel
- Moldavia: Thunders di Ioane Bobeica
- Vietnam: Glorious Ashes di Bùi Thạc Chuyên
- India: 2018 di Giuda Anthany Joseph
- Kenya: Mvera di Daudi Anguka
- Serbia: Because My Thoughts Are Struggling di Milorad Milinković
- Austria: Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
- Venezuela: The Shadow of the Sun di Miguel Ángel Ferrer
- Giordania: Inshallah A Boy di Amjad Al Rasheed
- Singapore: The Breaking Ice di Anthony Chen
- Filippine: The Missing di Carl Joseph Papa
- Argentina: The Delinquents di Rodrigo Moreno
- Senegal: Banel & Adama di Ramata-Toulaye Sy
- Mongolia: City of Wind di Lkhagvadulam Purev-Ochir
- Costarica: I Have Electric Dreams di Valentina Maurel
- Malesia: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu
- Irlanda: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly e Garry Keane
- Thailandia: Not Friends di Atta Hemwadee
- Namibia: Under The Hanging Tree di Perivi Katjavivi
- Nigeria: Mami Wata di CJ Obasi
- Burkina Faso: Sira di Apolline Traoré
- Sud Africa: Music is My Life di Mpumi Mbele
- Cina: The Wandering Earth 2 di Frant Gwo
- Camerun: Half Heaven di Enah Johnscott
- Cuba: Nelsito’s World di Fernando Perez
- Arabia Saudita: Alhamour H.A. di Abdulelah Alqurashi
- Pakistan: In Flames di Zarrar Kahn
- Repubblica Dominicana: Cuarencena di David Maler
Dalla lista sono stati esclusi i film di 3 Paesi, considerati dall’Academy non idonei rispetto alle regole di ammissibilità:
- Tagikistan: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
- Kirghizistan: This Is What I Remember di Aktan Arym Kubat
- Hong Kong: Light Never Goes Out di Anastasia Tsang