Il Giappone ha scelto come proprio rappresentante per gli Oscar 2024 per la categoria Best International Film il “ritorno alla forma” di Wim Wenders, dopo una serie di documentari, dal titolo Perfect Days, presentato tra gli applausi all’ultimo Festival di Cannes, laddove ha vinto il premio per il Miglior attore assegnato a Kôji Yakusho.
TRAMA: Hirayama lavora come addetto alle pulizie di bagni a Tokyo. Sembra contento della sua vita semplice. Segue una quotidianità strutturata e dedica il suo tempo libero alla passione per la musica e i libri. Hirayama ha anche una passione per gli alberi e li fotografa. Gran parte del suo passato viene gradualmente rivelato attraverso una serie di incontri inaspettati.
FESTIVAL: Festival di Cannes, Toronto International Film Festival, Tokyo International Film Festival (film d’apertura).
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Ko31h2EU5Mo
CRITICS REVIEWS
“Un uomo che vive solo in alloggi spartani, mantenendo la stessa routine quotidiana, dedicandosi al suo lavoro e parlando a malapena con nessuno? Il cinema ci ha insegnato che è destinato a essere un assassino, una spia, un fuggitivo o un potenziale assassino di massa, ma in “Perfect Days” di Wim Wenders, è un modesto pulitore di gabinetti. Si tratta di uno studio gentile e filosofico del personaggio particolarmente affascinante. Ultimamente il lavoro di fantasia del regista 77enne è stato messo in ombra dai suoi documentari, ma il suo nuovo film rappresenta un significativo ritorno alla forma per il regista che ha vinto la Palma d’Oro nel 1984 per “Parigi, Texas.”
(Nicholas Barber, The Wrap)
OSCAR 2023: lo scorso anno il Giappone inviò Plan 75 di Chie Hayakawa che però non ottenne la nomination.
CURIOSITÁ: Il Giappone ha vinto 3 Oscar speciali prima che venisse istituita la categoria del miglior film straniero, assegnati a Rashomon di Akira Kurosawa nel 1952, La porta dell’inferno di Teinosuke Kinugasa nel 1955, Miyamoto Musashi di Hiroshi Inagaki nel 1956
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Giappone ha conquistato 14 nomination vincendo 2 volte la statuetta. Nel 2009 con Departures di Yōjirō Takita e nel 2022 con Drive my car di Ryusuke Hamaguchi che ha conquistato anche la nomination nelle categorie film, regia, adattamento. Nel 2011 è entrato nella short-list dei semifinalisti con Confessions di Netsuya Nakashima ma senza poi riuscire ad ottenere la nomination.
Elenco delle candidature per la 96a edizione degli Academy Awards per il miglior lungometraggio internazionale:
- Svizzera: Thunder di Carmen Jaquier
- Corea del Sud: Concrete Utopia di Tae-hwa Eom
- Estonia: Sauna Smoke Sisterhood di Anna Hints
- Uruguay: Family Album di Guillermo Rocamora
- Germania: The Teachers’ Lounge di İlker Çatak
- Cile: The Settlers di Felipe Gálvez Haberle
- Canada: Rojek di Zaynê Akyol
- Perù: The Erection of Toribio Bardelli di Adrián Saba
- Colombia: A Male di Fabián Hernández
- Australia: Shayda di Noora Niasari
- Taiwan: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao
- Tunisia: Four Daughters di Kaouther Ben Hania
- Giappone: Perfect Days di Wim Wenders
- Bolivia: The Visitor di Martín Boulocq
- Bosnia Erzegovina: Excursion di Una Gunjak
- Olanda: Sweet Dreams di Ena Sendijarević
- Croazia: Traces di Dubravka Turic
- Lituania: Slow di Marija Kavtaradze
- Bulgaria: Blaga’s Lessons di Stefan Komandarev
- Bhutan: The Monk and The Gun di Pawo Choyning Dorji
- Romania: Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude
- Ungheria: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
- Turchia: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
- Slovenia: Riders di Dominika Menceja
- Yemen: The Burdened di Amr Gamal
- Iraq: Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
- Israele: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
- Armenia: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
- Islanda: Godland di Hlynur Pálmason
- Brasile: Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho
- Indonesia: Autobiography di Makbul Mubarak
- Repubblica Ceca: Brothers di Tomáš Mašín
- Finlandia: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki
- Macedonia del Nord: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski
- Montenegro: Sirin di Senad Šahmanović
- Lettonia: My Freedom di Ilze Kunga-Melgaile
- Grecia: Behind the Haystacks di Asimina Proedrou
- Portogallo: Bad Living di João Canijo
- Belgio: Omen di Baloji
- Georgia: Citizen Saint di Tinatin Kajrishvili
- Lussemburgo: The Last Ashes di Loïc Tanson
- Marocco: The Mother of All Lies di Asmae El Moudir
- Ucraina: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov
- Nepal: Halkara di Bikram Sapkota
- Egitto: Voy Voy Voy di Omar Hilal
- Slovacchia: Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík
- Spagna: Society of the Snow di JA Bayona
- Italia: Io Capitano di Matteo Garrone
- Iran: The Night Guardian di Reza Mirkarimi
- Panama: Tito, Margot & Me di Mercedes Arias & Delfina Vidal
- Paraguay: The Last Runway 2, Commando Yaguarete di Armando Aquino e Mauricio Rial
- Regno Unito: The Zone of Interest di Jonathan Glazer
- Francia: The Taste of Things di Trần Anh Hùng
- Svezia: Opponent di Milad Alami
- Palestina: Bye Bye Tiberias di Lina Soualem
- Norvegia: Songs Of Earth di Margreth Olin
- Bangladesh: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
- Polonia: The Peasants di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
- Messico: Totem di Lila Avilés
- Albania: Alexander di Ardit Sadiku
- Sudan: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani
- Danimarca: The Promised Land di Nikolaj Arcel
- Moldavia: Thunders di Ioane Bobeica
- Vietnam: Glorious Ashes di Bùi Thạc Chuyên
- India: 2018 di Giuda Anthany Joseph
- Kenya: Mvera di Daudi Anguka
- Serbia: Because My Thoughts Are Struggling di Milorad Milinković
- Austria: Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
- Venezuela: The Shadow of the Sun di Miguel Ángel Ferrer
- Giordania: Inshallah A Boy di Amjad Al Rasheed
- Singapore: The Breaking Ice di Anthony Chen
- Filippine: The Missing di Carl Joseph Papa
- Argentina: The Delinquents di Rodrigo Moreno
- Senegal: Banel & Adama di Ramata-Toulaye Sy
- Mongolia: City of Wind di Lkhagvadulam Purev-Ochir
- Costarica: I Have Electric Dreams di Valentina Maurel
- Malesia: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu
- Irlanda: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly e Garry Keane
- Thailandia: Not Friends di Atta Hemwadee
- Namibia: Under The Hanging Tree di Perivi Katjavivi
- Nigeria: Mami Wata di CJ Obasi
- Burkina Faso: Sira di Apolline Traoré
- Sud Africa: Music is My Life di Mpumi Mbele
- Cina: The Wandering Earth 2 di Frant Gwo
- Camerun: Half Heaven di Enah Johnscott
- Cuba: Nelsito’s World di Fernando Perez
- Arabia Saudita: Alhamour H.A. di Abdulelah Alqurashi
- Pakistan: In Flames di Zarrar Kahn
- Repubblica Dominicana: Cuarencena di David Maler
Dalla lista sono stati esclusi i film di 3 Paesi, considerati dall’Academy non idonei rispetto alle regole di ammissibilità:
- Tagikistan: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
- Kirghizistan: This Is What I Remember di Aktan Arym Kubat
- Hong Kong: Light Never Goes Out di Anastasia Tsang