Rispetto alle previsioni del mese di ottobre The Zone of Interest si conferma leader della categoria Miglior film internazionale (dato favorito già dal mese di agosto). L’unico film che poteva frenare la sua corsa era Anatomy of a Fall (vincitore di 15 premi della critica americana su 28) che però, come sappiamo, la Francia non ha scelto per la competizione internazionale. Al suo posto gli ha preferito comunque un ottimo candidato, visto che The taste of Things è in pole position per la nomination supportato da una Campagna per gli Oscar a sostegno di Juliette Binoche per la categoria supporting actress che finora le ha fatto guadagnare una nomination ai Gotham Awards e ai Satellite Awards.
Blinda poi la sua potenziale candidatura anche la Spagna dato che Society of the Snow è l’unico film insieme a The Zone of Interest ad avere ottenuto la nomination a 3 premi chiave (Golden Globe, Critics Choice, Satellite) con ampie possibilità di ottenere altre candidature come quella per la miglior colonna sonora (HMMA, LVFCS, Critics Choice, Satellite) firmata dal premio Oscar Michael Giacchino.
Recupera terreno poi l’apprezzato film di Aki Kaurismäki, Fallen Leaves, che ha mancato solo la candidatura ai Critics Choice Awards, la cui protagonista Alma Pöysti ha conquistato 2 nominations preziose come miglior attrice protagonista (Golden Globe, Satellite Awards).
Per il 5° nome gara aperta tra 2 titoli che non hanno finora brillato tra i Film Critics Awards ma che possono contare sul sostegno della critica internazionale: Perfect Days di Wim Wenders (Giappone) (nominato ai Critics Choice) e The Teacher’s Lounge (Germania) (nominato ai Satellite).
Per l’Italia con Io Capitano crescono le quotazioni per entrare nella Short-List dei semifinalisti grazie alla candidatura a 2 key awards (GG, Satellite), anche se è il film non ha ottenuto alcun cenno dai premi della critica americana. Spazio anche ai documentari laddove partono favoriti per la nomination 2 doc che stanno ottenendo numerosi riconoscimenti nell’Awards Season: 20 days in Mariupol (Ucraina) vincitore di 2 Critics Choice Documentary Awards (miglior opera prima, miglior documentario politico), e Four Daughters (Tunisia) vincitore del Gotham Award.
Tra i film indipendenti da tenere d’occhio spicca sicuramente il Messico con Totem, escluso dai premi chiave, ma candidato agli Independent Spirit Awards e vincitore del Mind the Gap Creation Prize al Mill Valley Film Festival e dello Special Jury Prize for Direction al Montclair Film Festival.
Lo scorso anno 12 film su 15 che ho indicato nelle previsioni di dicembre 2022 sono stati selezionati per la Short-List dei semifinalisti: Decision to Leave (COREA DEL SUD) (1°), EO (POLONIA) (2°), Close (BELGIO) (3°), All Quiet on the Western Front (GERMANIA) (4°) WINNER, Argentina, 1985 (ARGENTINA) (5°), Corsage (AUSTRIA) (6°), Saint-Omer (FRANCIA) (7°), Bardo (MESSICO) (8°), Return to Seoul (CAMBOGIA) (9°), Holy Spider (DANIMARCA) (10°), The Quiet Girl (IRLANDA) (11°), Joyland (PAKISTAN) (12°).
Allora, occhio alla lista!
Quali sono i 15 film internazionali in pole position per la short-list dei semifinalisti per la categoria Best International Feature Film?
1. THE ZONE OF INTEREST (Regno Unito)
PREVISIONI OTTOBRE: 1°
NOMINATIONS (17): Gotham, European Film Award, Independent Spirit Award, Astra Film Award, CFCA, LVFCS, WAFCA, StLFCA, GOLDEN GLOBE, NTFCA, CRITICS CHOICE, IFJA, Phoenix Critics Circle, SDFCS, UFCA, SATELLITE, OAFFC
WINNERS (7): Grand Prix Speciale della Giuria (Festival di Cannes), BSFC, CFCA, PCC, IFJA, BOFCA, Top Five International Films (NBR Award)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Regno Unito ha conquistato 2 candidature: nel 1993 con Hedd Wyn di Paul Turner e nel 1999 con Solomon and Gaenor di Paul Morrison.
2. SOCIETY OF THE SNOW (Spagna)
PREVISIONI OTTOBRE: 8°
NOMINATIONS (7): Astra Film Award, LVFCS, WAFCA, GOLDEN GLOBE, CRITICS CHOICE, UFCA, SATELLITE
WINNERS (1): Audience Favorite ¡Viva el cine! (Mill Valley Film Festival)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Spagna ha conquistato 20 nomination e collezionato ben 4 statuette: Volver a empezar di José Luis Garci (1982), Belle Epoque di Fernando Trueba (1993), Tutto su mia madre di Pedro Almodovar (1999), Mare Dentro di Alejandro Amenabar (2004). 3 sono le volte in cui è entrata nella short-list: nel 2007 con Volver di Pedro Almodovar, nel 2011 con También la lluvia di Icíar Bollaín, nel 2022 con Il capo perfetto di Fernando León de Aranoa.
3. THE TASTE OF THINGS (Francia)
PREVISIONI OTTOBRE: 2°
NOMINATIONS (6): Astra Film Award, WAFCA, NTFCA, CRITICS CHOICE, UFCA, OAFFC
WINNERS (2): Audience Favorite World Cinema (Mill Valley Film Festival), Audience Award (Montclair Film Festival)
OSCAR STORY: Nella storia degli Oscar la Francia ha ottenuto ben 38 nominations e 9 Oscar per questa categoria, escludendo le 3 statuette onorarie assegnate tra il 48′ e il 52′ ai due film di René Clement (Au-delà des grilles, Jeux interdits) e a Monsieur Vincent di Maurice Cloche. 4 sono le volte che è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2007 con Un po’ per caso, un po’ per desiderio di Daniele Thompson, nel 2013 con Quasi Amici di Eric Toledano e Olivier Nakache, nel 2021 con Deux di Filippo Meneghetti, nel 2023 con Saint Omer.
4. THE TEACHER’S LOUNGE (Germania)
PREVISIONI OTTOBRE: 4°
NOMINATIONS (4): Astra Film Award, CFCA, StLFCA, SATELLITE
WINNERS (1): Top Five International Films (NBR Award)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Germania ha ottenuto per questa categoria 21 nomination conquistando l’ambita statuetta 4 volte: nel 1979 con Il tamburo di latta di Volker Schlondorff (Germania Ovest), nel 2002 con Nowhere in Africa di Caroline Link, nel 2006 con Le vite degli altri di Floriana Henckel von Donnersmarck, nel 2023 con All Quiet on the Western Front di Edward Berger. Ben 5 volte invece è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: Pina di Wim Wenders (2012), Two Lives di Georg Mass e Judith Kaufmann (2014), Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (2016), Oltre la notte di Fatih Akin (2018) e I’m Your Man di Maria Schrader (2022).
5. FALLEN LEAVES (Finlandia)
PREVISIONI OTTOBRE: 10°
NOMINATIONS (10): BIFA, European Film Award, Astra Film Award, WAFCA, StLFCA, GOLDEN GLOBE, Phoenix Critics Circle, SDFCS, SATELLITE, OAFFC
WINNERS (3) : Premio della Giuria (Festival di Cannes), TFCA, Top Five International Films (NBR Award)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Finlandia ha conquistato una sola nomination nel 2003 grazie al meraviglioso film di Aki Kaurismäki, L’uomo senza passato, senza però riuscire a vincere l’ambita statuetta. 2 volte è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: nel 2016 con Miekkailija di Klaus Härö e nel 2022 con Compartment No. 6 di Juho Kuosmanen.
6. PERFECT DAYS (Giappone)
PREVISIONI OTTOBRE: 3°
NOMINATIONS (7): Astra Film Award, WAFCA, StLFCA, NTFCA, CRITICS CHOICE, Phoenix Critics Circle, OAFFC
WINNERS (1): Miglior film (Asia Pacific Screen Award)
OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar il Giappone ha conquistato 14 nomination vincendo 2 volte la statuetta. Nel 2009 con Departures di Yōjirō Takita e nel 2022 con Drive my car di Ryusuke Hamaguchi che ha conquistato anche la nomination nelle categorie film, regia, adattamento. Nel 2011 è entrato nella short-list dei semifinalisti con Confessions di Netsuya Nakashima ma senza poi riuscire ad ottenere la nomination.
7. 20 DAYS IN MARIUPOL (Ucraina)
PREVISIONI OTTOBRE: 14°
NOMINATIONS (21) & WINNERS (5) conquistati per la categoria Miglior documentario.
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Ucraina non ha mai conquistato la nomination.
8. SHAYDA (Australia)
PREVISIONI OTTOBRE: 13°
NOMINATIONS (9): 9 Australian Academy of Cinema and Television Arts (AACTA) Awards
WINNERS (1): Audience Award/World Cinema – Dramatic (Sundance Film Festival)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Australia ha ottenuto 1 sola nomination nel 2017 per il film Tanna di Martin Butler e Bentley Dean. 1 sola volta poi entrata nella short-list dei semifinalisti ma senza riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2010 con il film Samson and Delilah di Warwick Thornton.
9. IO CAPITANO (Italia)
PREVISIONI OTTOBRE: 12°
NOMINATIONS (3): European Film Award, GOLDEN GLOBE, SATELLITE
WINNERS (2): Miglior film europeo (San Sebastián International Film Festival), Leone d’Argento – Miglior regia (Festival di Venezia)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Italia ha conquistato in questa categoria 29 candidature, vincendo la statuetta 11 volte (escludendo i 3 Oscar onorari): La strada, Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, Ieri, oggi e domani, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il giardino dei Finzi Contini, Amarcord, Nuovo cinema Paradiso, Mediterraneo, La vita è bella, La grande bellezza. Solo 1 volta è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura e cioè nel 2008 con La sconosciuta di Giuseppe Tornatore.
10. TOTEM (Messico)
PREVISIONI OTTOBRE: 5°
NOMINATIONS (2): Gotham Award, Independent Spirit Award
WINNERS (3): Mind the Gap Creation Prize (Mill Valley Film Festival), Special Jury Prize for Direction (Montclair Film Festival), Top Five International Films (NBR Award)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Messico ha al suo attivo 9 nominations e 1 statuetta vinta grazie alla pluripremiata pellicola di Alfonso Cuaron, Roma (che poi ha conquistato anche l’Oscar per la miglior fotografia e la miglior regia). 3 volte il Messico è riuscito ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2009 con Arráncame la vida di Roberto Sneider, nel 2021 con Non sono più qui di Fernando Frías de la Parra, e nel 2022 con Prayers for the Stolen di Tatiana Huezo.
11. THE PROMISED LAND (Danimarca)
PREVISIONI OTTOBRE: 7°
NOMINATIONS (1): IFJA
WINNERS (3): 3 EFA
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Danimarca ha conquistato 14 nominations e vinto 4 statuette: nel 1987 con Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel, nel 1988 con Pelle alla conquista del mondo di Bille August, nel 2010 con Un mondo migliore di Susanne Bier, nel 2020 con Un altro giro di Thomas Vinterberg. 3 volte è riuscita ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2012 con SuperClásico di Ole Christian Madsen, nel 2019 con The Guilty di Gustav Möller, nel 2023 con Holy Spider diretto da Ali Abbasi.
12. THE MONK AND THE GUN (Bhutan)
PREVISIONI OTTOBRE: 6°
NOMINATIONS: —
WINNERS (2): Audience Award (Vancouver International Film Festival), Special Jury Award (Rome Film Fest)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Bhutan ha ottenuto 1 candidatura nel 2022 con il meraviglioso Lunana: A Yak in the Classroom dello stesso Pawo Choyning Dorji che era già stato presentato l’anno prima ma fu squalificato per problemi di ammissibilità.
13. ABOUT DRY GRASSES (Turchia)
PREVISIONI OTTOBRE: 11°
NOMINATIONS: —
WINNERS (1): Miglior attrice (Festival di Cannes)
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Turchia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale. Ha sfiorato solo una vola la candidatura: nel 2008 con il film Three Monkeys dello stesso Nuri Bilge Ceylan che fu selezionato nella short list dei semifinalisti.
14. FOUR DAUGHTERS (Tunisia)
PREVISIONI OTTOBRE: 21°
NOMINATIONS (7) & WINNERS (1) conquistati per la categoria Miglior documentario.
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Tunisia ha conquistato una sola nomination e cioè nel 2021 con L’uomo che vendette la sua pelle con Yahya Mahayni e Monica Bellucci diretto da Kaouther Ben Hania che a sorpresa rispetto alle previsioni riuscì ad entrare nella cinquina finale
15. THE SETTLERS (Cile)
PREVISIONI OTTOBRE: 9°
NOMINATIONS: —
WINNERS: —
OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Cile ha conquistato 2 candidature: la prima nel 2012 con No di Pablo Larrain e la seconda (quella vincente) nel 2017 con Una donna fantastica di Sebastian Lelio. 1 sola volta è entrato nella Short-List dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura e cioè nel 2021 con il doc di Maite Alberdi, El agente Topo.
Elenco delle candidature per la 96a edizione degli Academy Awards per il miglior lungometraggio internazionale:
- Svizzera: Thunder di Carmen Jaquier
- Corea del Sud: Concrete Utopia di Tae-hwa Eom
- Estonia: Sauna Smoke Sisterhood di Anna Hints
- Uruguay: Family Album di Guillermo Rocamora
- Germania: The Teachers’ Lounge di İlker Çatak
- Cile: The Settlers di Felipe Gálvez Haberle
- Canada: Rojek di Zaynê Akyol
- Perù: The Erection of Toribio Bardelli di Adrián Saba
- Colombia: A Male di Fabián Hernández
- Australia: Shayda di Noora Niasari
- Taiwan: Marry My Dead Body di Cheng Wei-hao
- Tunisia: Four Daughters di Kaouther Ben Hania
- Giappone: Perfect Days di Wim Wenders
- Bolivia: The Visitor di Martín Boulocq
- Bosnia Erzegovina: Excursion di Una Gunjak
- Olanda: Sweet Dreams di Ena Sendijarević
- Croazia: Traces di Dubravka Turic
- Lituania: Slow di Marija Kavtaradze
- Bulgaria: Blaga’s Lessons di Stefan Komandarev
- Bhutan: The Monk and The Gun di Pawo Choyning Dorji
- Romania: Do Not Expect Too Much from the End of the World di Radu Jude
- Ungheria: Four Souls of Coyote di Áron Gauder
- Turchia: About Dry Grasses di Nuri Bilge Ceylan
- Slovenia: Riders di Dominika Menceja
- Yemen: The Burdened di Amr Gamal
- Iraq: Hanging Gardens di Ahmed Yassin Al Daradji
- Israele: Seven Blessings di Ayelet Menahemi
- Armenia: Amerikatsi di Michael A. Goorjian
- Islanda: Godland di Hlynur Pálmason
- Brasile: Pictures of Ghosts di Kleber Mendonça Filho
- Indonesia: Autobiography di Makbul Mubarak
- Repubblica Ceca: Brothers di Tomáš Mašín
- Finlandia: Fallen Leaves di Aki Kaurismäki
- Macedonia del Nord: Housekeeping for Beginners di Goran Stolevski
- Montenegro: Sirin di Senad Šahmanović
- Lettonia: My Freedom di Ilze Kunga-Melgaile
- Grecia: Behind the Haystacks di Asimina Proedrou
- Portogallo: Bad Living di João Canijo
- Belgio: Omen di Baloji
- Georgia: Citizen Saint di Tinatin Kajrishvili
- Lussemburgo: The Last Ashes di Loïc Tanson
- Marocco: The Mother of All Lies di Asmae El Moudir
- Ucraina: 20 Days in Mariupol di Mstislav Chernov
- Nepal: Halkara di Bikram Sapkota
- Egitto: Voy Voy Voy di Omar Hilal
- Slovacchia: Photophobia di Ivan Ostrochovský e Pavol Pekarčík
- Spagna: Society of the Snow di JA Bayona
- Italia: Io Capitano di Matteo Garrone
- Iran: The Night Guardian di Reza Mirkarimi
- Panama: Tito, Margot & Me di Mercedes Arias & Delfina Vidal
- Paraguay: The Last Runway 2, Commando Yaguarete di Armando Aquino e Mauricio Rial
- Regno Unito: The Zone of Interest di Jonathan Glazer
- Francia: The Taste of Things di Trần Anh Hùng
- Svezia: Opponent di Milad Alami
- Palestina: Bye Bye Tiberias di Lina Soualem
- Norvegia: Songs Of Earth di Margreth Olin
- Bangladesh: No Ground Beneath the Feet di Mohammad Rabby Mridha
- Polonia: The Peasants di Dorota Kobiela e Hugh Welchman
- Messico: Totem di Lila Avilés
- Albania: Alexander di Ardit Sadiku
- Sudan: Goodbye Julia di Mohamed Kordofani
- Danimarca: The Promised Land di Nikolaj Arcel
- Moldavia: Thunders di Ioane Bobeica
- Vietnam: Glorious Ashes di Bùi Thạc Chuyên
- India: 2018 di Giuda Anthany Joseph
- Kenya: Mvera di Daudi Anguka
- Serbia: Because My Thoughts Are Struggling di Milorad Milinković
- Austria: Vera di Tizza Covi e Rainer Frimmel
- Venezuela: The Shadow of the Sun di Miguel Ángel Ferrer
- Giordania: Inshallah A Boy di Amjad Al Rasheed
- Singapore: The Breaking Ice di Anthony Chen
- Filippine: The Missing di Carl Joseph Papa
- Argentina: The Delinquents di Rodrigo Moreno
- Senegal: Banel & Adama di Ramata-Toulaye Sy
- Mongolia: City of Wind di Lkhagvadulam Purev-Ochir
- Costarica: I Have Electric Dreams di Valentina Maurel
- Malesia: Tiger Stripes di Amanda Nell Eu
- Irlanda: In the Shadow of Beirut di Stephen Gerard Kelly e Garry Keane
- Thailandia: Not Friends di Atta Hemwadee
- Namibia: Under The Hanging Tree di Perivi Katjavivi
- Nigeria: Mami Wata di CJ Obasi
- Burkina Faso: Sira di Apolline Traoré
- Sud Africa: Music is My Life di Mpumi Mbele
- Cina: The Wandering Earth 2 di Frant Gwo
- Camerun: Half Heaven di Enah Johnscott
- Arabia Saudita: Alhamour H.A. di Abdulelah Alqurashi
- Pakistan: In Flames di Zarrar Kahn
- Repubblica Dominicana: Cuarencena di David Maler
Dalla lista sono stati esclusi i film di 4 Paesi, considerati dall’Academy non idonei rispetto alle regole di ammissibilità:
- Tagikistan: Melody di Behrouz Sebt Rasoul
- Kirghizistan: This Is What I Remember di Aktan Arym Kubat
- Hong Kong: Light Never Goes Out di Anastasia Tsang
- Cuba: Nelsito’s World di Fernando Perez