Quest’anno per la categoria Miglior attrice Netflix porta al centro del ring ben 5 teste di serie (chi spingerà di più?): da Annette Bening a Natalie Portman, da Carey Mulligan a Regina King ed Emily Blunt. Non staranno di certo a guardare la Warner Bros con Fantasia Barrino e Margot Robbie, la MGM con Jessica Lange oltre all’apprezzata A24 che punta tutto su Greta Lee e Cailee Spaeny.
A ciò si aggiunge il consueto “dilemma” legato alle strategie dei singoli Studios che spostano come pedine le potenziali competitors dalla categoria Lead Actress a quella delle supporter e viceversa in base ad una serie di dinamiche legate non solo all’accoglienza dei film da parte della critica ma anche sulla base delle potenzialità in chiave premi. In quest’ottica Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon) e Carey Mulligan (Maestro) potrebbero essere direzionate tra le supporter insieme a Jessica Chastain e Anne Hathaway per Mothers Instinct (NEON) anche se sono le protagoniste, Jodie Comer per The Bikeriders (20th Century Studios) e Vanessa Kirby per Napoleon (Apple Original Films/Sony Pictures). Vedremo.
In quest’ottica, anche se mancano ancora 3 mesi prima dell’inizio ufficiale dell’Awards Season, crescono le aspettative della critica americana verso le interpretazioni più attese della stagione.
Su questa lunghezza d’onda un indicatore forte per questa categoria potrebbe essere il prossimo Festival di Venezia dato che nelle ultime 7 edizioni 5 volte la vincitrice della Coppa Volpi ha successivamente ottenuto la candidatura agli Oscar (dalle vincenti Emma Stone per La la land e Olivia Colman per La Favorita alle nominate Vanessa Kirby per Pieces of Woman, Penelope Cruz per Madres Paralelas, Cate Blanchett per TAR).
Lo scorso anno 3 performance su 5 che ho indicato nelle previsioni di luglio 2022 hanno ottenuto successivamente la nomination all’Oscar: Cate Blanchett (TAR) (4°), Michelle Yeoh (Everything Everywhere All At Once) (3°), Ana De Armas (Blonde) (7°). Ecco di seguito una potenziale graduatoria sulle attrici che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi.
Allora, occhio alla lista!
Quali sono le interpretazioni femminili più attese della prossima Awards Season?
15. CAILEE SPAENY (Priscilla)
Grazie alla sua attesa prova nel biopic su Priscilla Presley diretto da Sofia Coppola, Priscilla, l’emergente Cailee Spaeny potrebbe entrare per la prima volta nella Stagione dei Premi. La sua performance, accennata da alcuni brevi frame emersi nel primo trailer, potrebbe fare breccia nel cuore dell’Academy.
Curiosità: Nella stagione 2013-2014 è la protagonista del musical Disney The Little Mermaid Jr. nel ruolo di Ariel.
14. ZENDAYA (Challengers)*
21/07/2023: Challengers di Luca Guadagnino è stato ritirato dal Festival di Venezia e ha una nuova data di uscita fissata al 26 aprile 2024. Di conseguenza niente da fare per la corsa di Zendaya ai prossimi Oscar.
La 2 volte vincitrice dell’Emmy come miglior attrice drammatica per la serie TV di successo Euphoria, Zendaya, potrebbe finalmente partecipare all‘Awards Season cinematografica, complice la sua performance nell’attesissimo film di Luca Gudagnino, Challengers, scelto come film di apertura del prossimo Festival di Venezia, in cui interpreta una giovane promessa del tennis che “gioca” anche fuori dal campo in un triangolo con altri due tennisti amici tra loro.
Curiosità: A partire dal 2020, è la più giovane vincitrice di un Emmy nella categoria Miglior attrice protagonista in una serie drammatica. Proprio l’anno precedente Jodie Comer aveva battuto il record di Lindsay Wagner del 1977.
13. EMILY BLUNT (Pain Hustlers)
Dopo aver sfiorato la candidatura all’Oscar per ben 4 volte: prima nel 2007 con Il diavolo veste Prada (nominata ai BAFTA e ai Golden Globe), poi nel 2010 con The Young Victoria (nominata ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards), nel 2017 con La ragazza del treno (nominata ai BAFTA e ai SAG) e successivamente nel 2019 con Il ritorno di Mary Poppins (nominata ai SAG, ai Golden Globe e ai Critics Choice Awards), per Emily Blunt quest’anno potrebbe essere la volta buona! Tutto merito della sua attesa interpretazione nel film Pain Hutslers di David Yates con Chris Evans, Andy Garcia e Chloe Coleman, in cui veste i panni di una donna che è pronta a tutto per offrire una vita migliore a sua figlia per poi trovarsi senza saperlo nel mezzo di un’associazione a delinquere.
Curiosità: Susan Sarandon l’ha chiamata per farle un provino per il ruolo di Mara in Le verità negate (2006) dopo averla vista My Summer of Love (2004). Inoltre è stata presa in considerazione per sostituire Katie Holmes nel ruolo di Rachel Dawes nel film Il cavaliere oscuro (2008), ma al suo posto è stata scelta Maggie Gyllenhaal.
12. JESSICA LANGE (Long Day’s Journey Into Night)
A distanza di 28 anni dalla sua ultima candidatura (era il 1995 quando vinse la sua seconda statuetta per il film Blue Sky), Jessica Lange potrebbe tornare a gamba tesa nella prossima Awards Season con la sua attesissima performance nel nuovo adattamento di uno dei massimi capolavori del teatro americano, Long Day’s Journey Into Night, un’opera teatrale del drammaturgo Eugene O’Neill, vincitore del prestigioso Premio Pulitzer nel 1957. E’ stato portato sul grande schermo per la prima volta nel 1962 da Sidney Lumet con protagonista Katharine Hepburn che per questo ruolo fu meritatamente candidata agli Oscar. La vicenda si svolge nel corso di una giornata e vede come protagonisti una coppia sposata, Mary e James Tyrone, e i loro due figli, Jamie ed Edmund, che affrontano la dipendenza da morfina di Mary e si confrontano sul passato in una serie di scambi emotivamente tesi e instabili.
Curiosità: È una delle dodici star ad essere state nominate sia come protagonista che come supporter nello stesso anno. Le altre undici sono Fay Bainter, Teresa Wright, Barry Fitzgerald, Sigourney Weaver, Al Pacino, Holly Hunter, Emma Thompson, Julianne Moore, Jamie Foxx Cate Blanchett e Scarlett Johansson.
11. MARGOT ROBBIE (Barbie)
Per la sua attesa interpretazione nel film di Greta Gerwig, Barbie, la talentuosa Margot Robbie potrebbe ottenere la terza candidatura agli Oscar della sua carriera (la prima nel 2018 nella categoria Miglior attrice protagonista per I, Tonya e la seconda nel 2020 come supporter per il film Bombshell). Nel film interpreta una bambola bellissima che vive a “Barbieland” laddove però viene allontanata in quanto tacciata di non essere perfetta al punto giusto e parte alla volta di un’avventura nel mondo reale.
Curiosità: Ha rifiutato il ruolo di Sam Thomson nel film premio Oscar Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) (2014). Il ruolo alla fine è andato a Emma Stone, che le è valso una nomination agli Oscar come migliore attrice non protagonista.
10. REGINA KING (Shirley)
A distanza di 5 anni dall’Oscar vinto come Miglior attrice non protagonista per il melodramma Se la strada potesse parlare, Regina King, che ha sfiorato nel 2021 la candidatura come miglior regista per One Night in Miami dopo averla ottenuta ai Critics Choice Awards e ai Golden Globe, si prepara ad una nuova e appassionante Stagione dei Premi complice la sua attesa performance nel biopic Shirley, un ritratto intimo e pubblico su Shirley Chisholm, icona e pioniera della scena politica americana, famosa soprattutto per essere stata la prima woman black a candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti.
Curiosità: Insieme a Marcia Gay Harden, è una delle due attrici a vincere l’Oscar come migliore attrice non protagonista, senza aver ottenuto una nomination ai SAG dall’inizio del premio nel 1995.
9. LILY GLADSTONE (Killers of the Flower Moon)
Dopo 7 anni dalla sua attiva partecipazione alla Stagione dei Premi 2016/2017, quando ottenne numerose nomination per la sua apprezzata performance nel film Certain Woman di Kelly Reichardt, vincendo tra i vari riconoscimenti quello assegnato dai critici di Los Angeles e Boston, Lily Gladstone torna nella prossima Awards Season grazie alla sua ultima prova nell’attesissimo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, in cui interpreta Mollie Burkhart, una nativa americana della contea di Osage. Presto sapremo le “intenzioni”della Apple Original Films e della Paramount Pictures in merito alla sua Campagna per gli Oscar dato che non è stata resa nota la strategia: lead actress o supporting actress?
Curiosità: All’inizio del ventesimo secolo, i membri della Osage Nation divennero le persone pro capite più ricche del mondo, dopo che fu scoperto il petrolio sotto la loro riserva, in Oklahoma. Poi iniziarono ad essere misteriosamente assassinati. Mollie Burkhart, residente nella città dell’insediamento di Osage di Grey Horse, fu la prima a temere che fosse successo qualcosa alle sue sorelle.
8. SANDRA HULLER (Anatomy of a Fall)
Non è da escludere che quest’anno la talentuosa Sandra Hüller diventi la quarta attrice tedesca ad essere candidata all’Oscar nella categoria Miglior attrice. Prima di lei: Marlene Dietrich, Luise Rainer, Sandra Bullock che ha la doppia cittadinanza tedesco-americana e Kirsten Dunst che è cittadina tedesca dal 2011.
Complice la sua intensa performance nell’acclamato Anatomy of a Fall, vincitore della Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes. In patria la Hüller nella sua carriera è stata candidata a ben 7 German Film Awards, vincendone 3. Ora considerando che il film sarà distribuito negli States dalla stessa casa di produzione indipendente che ha contribuito agli Oscar di Parasite, la NEON, è molto probabile che spinga il film non solo nella categoria miglior film internazionale (Francia) e miglior sceneggiatura ma anche in quella per la miglior attrice.
Curiosità: Per la sua interpretazione in Requiem (2006), è stata una delle tre vincitrici tedesche consecutive dell’Orso d’argento come migliore attrice al Festival di Berlino: è stata preceduta da Julia Jentsch in La rosa bianca – Sophie Scholl (2005) e seguita da Nina Hoss in Yella (2007).
7. KATE WINSLET (Lee)
E’ tempo di nomination per Kate Winslet che non ne ottiene una da ben 8 anni (era il 2016 quando fu candidata come supporter per il film Steve Jobs) dopo averne conquistato 7 e vinto 1 sola statuetta nel lontano 2009 per The Reader! Quest’anno l’occasione è offerta dalla sua attesa prova nella pellicola Lee in cui interpreta la fotografa Elizabeth ‘Lee’ Miller, una modella che divenne un’acclamata corrispondente di guerra per la rivista Vogue durante la seconda guerra mondiale.
Curiosità: Kate Winslet ha rifiutato il ruolo di Gwyneth Paltrow in Shakespeare in Love (1998) e il ruolo di Jodie Foster in Anna and the King (1999).
6. CAREY MULLIGAN (Maestro)
Dopo aver sfiorato l’Oscar nel 2021 con la sua incredibile interpretazione nel film rivelazione di Emerald Fennell, Promising Young Woman, con cui vinse numerosi premi tra cui il Critics Choice Award, Carey Mulligan potrebbe avvicinarsi alla terza candidatura della sua carriera (la prima nel 2010 per An Education), grazie alla sua attesa interpretazione nel film di Bradley Cooper, Maestro, in cui interpreta Felicia, la moglie del compositore e pianista statunitense Leonard Berstein. Anche qui come nel caso della Gladstone non si sa se la Mulligan concorrerà nella categoria Lead o Supporting. Si tratta di una scelta che va presa con molta attenzione. Per esempio lo scorso anno la Universal Pictures ha commesso un errore direzionando la Campagna degli Oscar della Mulligan (She Said) verso le supporter dato che secondo molti avrebbe avuto molte più chance tra le protagoniste.
Curiosità: È stata tra le attrici considerate per il ruolo di Lisbeth Salander in Millennium – Uomini che odiano le donne (2011) prima che Rooney Mara fosse scritturata.
5. EMMA STONE (Poor Things)
La vincitrice del premio Oscar come miglior attrice protagonista per La La Land, Emma Stone torna nell’Awards Season a caccia della sua quarta candidatura dopo averne conquistate altre due come supporter nel 2015 per Birdman e nel 2019 per La Favorita. In tal senso la Stone sarà una delle attrici di punta della Campagna degli Oscar della Searchlight Pictures per la sua attesa performance nell’ultimo film di Yorgos Lanthimos, Poor Things, in cui interpreta Belle Baxter, una giovane donna riportata in vita da un eccentrico quanto brillante scienziato.
Curiosità: Si stava esibendo in Cabaret a Broadway quando è stata scelta per il suo ruolo vincitore dell’Oscar in La La Land (2016). A partire dal 2019, è apparsa in 4 film che sono stati nominati all’Oscar per il miglior film: The Help (2011), Birdman o (L’imprevedibile virtù dell’ignoranza) (2014), La La Land (2016) e La favorita (2018).
4. NATALIE PORTMAN (May/December)
Anche per Natalie Portman potrebbe arrivare la quarta candidatura della sua carriera, dopo aver vinto l’ambita statuetta nel 2011 come miglior attrice per Il cigno nero e conquistato altre due nomination: nel 2005 come supporter per Closer e nel 2017 come protagonista per Jackie. A traghettarla verso la Stagione dei Premi sarà il regista Todd Haynes che l’ha voluta nel film May/December in cui interpreta un’attrice che per interpretare una donna famosa (Julianne Moore) decide di andarle a fare visita per documentarsi il più possibile.
Curiosità: C’è un filmato di lei e Leonardo DiCaprio nei panni di Giulietta e Romeo in Romeo + Giulietta di William Shakespeare (1996) di Baz Luhrmann che è stato effettivamente girato prima che i dirigenti la sostituissero con Claire Danes a causa della differenza di età che non piaceva ad alcuni produttori.
3. GRETA LEE (Past Lives)
L’HCA Midseason Award vinto come miglior attrice protagonista catapulta la promettente Greta Lee nella prossima Stagione dei Premi complice la sua apprezzata prova nell’applaudito film di Celine Song, Past Lives, pellicola con cui A24 mira al suo 3° Oscar per il Miglior film dopo Moonlight (2016) e il caso Everything Everywhere All At Once (2023).
Curiosità: ha ottenuto nel 2022 insieme a tutto il cast di The Morning Show la candidatura ai SAG Awards per una serie drammatica.
2. FANTASIA BARRINO (The Color Purple)
Cresce l’aspettativa da parte della critica americana per la performance della popolare cantante R&B, Fantasia Barrino, candidata a ben 12 Grammy Awards (ne ha vinto uno nel 2011 per la canzone Bittersweet), nel musical Il colore viola in cui interpreta il ruolo che fu di Whoopi Goldberg nella versione dell’85’ di Steven Spielberg che ottenne ben 11 nomination agli Oscar ma restando a mani vuote. La Barrino conosce molto bene questo ruolo perché ha interpretato Celie anche a Broadway debuttando il 10 aprile del 2007.
Curiosità: Ha fatto il provino per il ruolo di Effie White nel film Dreamgirls (2006), ma alla fine ha avuto la meglio Jennifer Hudson.
1. ANNETTE BENING (Nyad)
Forse quest’anno potrebbe essere la volta buona per Annette Bening anche perché non c’è Hilary Swank a darle del filo da torcere! In tal senso ha sfiorato la sua prima statuetta nelle due edizioni in cui ha vinto la Swank: nel 2000 per American Beauty e nel 2005 per La Diva Julia, per un totale di 4 candidature compresa quella come supporter nel 1991 per Rischiose abitudini e nel 2011 come protagonista per I ragazzi stanno bene. Riflettori puntati quindi sulla sua prossima interpretazione nel film Nyad in cui veste i panni di Diana Nyad, una famosa nuotatrice americana che all’età di 64 anni è diventata la prima persona ad aver nuotato da Cuba alla Florida senza l’aiuto di una gabbia contro l’attacco degli squali.
Curiosità: Alla 63a edizione degli Academy Awards (1991), il conduttore Billy Crystal ha presentato la Bening dicendo: “Presto apparirà nientemeno che come Catwoman in Batman – Il ritorno”, un ruolo che però lo Studio assegnò a Michelle Pfeiffer perchè la Bening rimase incinta.
ALTRE POSSIBILITA’:
16. Jodie Comer (The Bikeriders) (lead o supporting?)
17. Vanessa Kirby (Napoleon) (lead o supporting?)
18. Nicole Kidman (Holland, Michigan)
19. Helen Mirren (Golda)
20. Alicia Vikander (Firebrand)
21. Teyana Taylor (A Thousand and One)
22. Jessie Buckley (Fingernails)
23. Jessica Chastain o Anne Hathaway (Mothers Instinct) (lead o supporting?)
24. Salma Hayek (Without Blood)
25. Saoirse Ronan (Blitz)
26. Catherine Deneuve (Bernadette)