Oscar 2025 Miglior film internazionale: la Germania seleziona The Seed of the Sacred Fig

Per la categoria Best International Film, la Germania sceglie l’acclamata allegoria politica e religiosa del regista iraniano Mohammad Rasoulof, The Seed of the Sacred Fig

La Germania ha scelto come proprio rappresentante per gli Oscar 2025 per la categoria Best International FilmThe Seed of the Sacred Fig (Dāne-ye anjīr-e ma’ābed) del regista iraniano in esilio in Germania, Mohammad Rasoulof, vincitore del Premio speciale della Giuria e del prestigioso FIPRESCI all’ultimo Festival di Cannes.

TRAMAIl giudice istruttore Iman è alle prese con la paranoia durante i disordini politici a Teheran. Quando la sua pistola scompare, sospetta della moglie e delle figlie, imponendo misure drastiche mettono a dura prova i legami familiari mentre le regole sociali crollano.

FESTIVAL & AWARDS: Festival di Cannes (Premio speciale della Giuria, FIPRESCI, Premio della Giuria ecumenica), Locarno Film Festival, Sydney Film Festival (Premio del pubblico).

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=SPcznitKNBs

CRITICS REVIEWS

“Rasoulof crea una allegoria straordinariamente coinvolgente sui costi corrotti del potere e la soppressione delle donne sotto un patriarcato religioso che schiaccia le stesse persone che afferma di proteggere.”

(Ryan Lattanzio, IndieWire)

OSCAR 2024: lo scorso anno la Germania riuscì ad entrare nella cinquina finale con il dramma scolastico The Teachers’ Lounge di İlker Çatak.

CURIOSITÁ: nel 2023 All Quiet on the Western Front con le sue 4 statuette agli Oscar si è unito al gruppo di film in lingua straniera con più premi nella storia degli Academy Awards (Fanny e Alexander, La tigre e il dragone e Parasite).

OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar la Germania ha ottenuto per questa categoria 22 nomination conquistando l’ambita statuetta 4 volte: nel 1979 con Il tamburo di latta di Volker Schlondorff (Germania Ovest), nel 2002 con Nowhere in Africa di Caroline Link, nel 2006 con Le vite degli altri di Floriana Henckel von Donnersmarck, nel 2023 con All Quiet on the Western Front di Edward Berger. Ben 5 volte invece è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: Pina di Wim Wenders (2012), Two Lives di Georg Mass e Judith Kaufmann (2014), Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (2016), Oltre la notte di Fatih Akin (2018) e I’m Your Man di Maria Schrader (2022).

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