Nominations 97th Academy Awards: A Complete Unknown

Dalle candidature a sorpresa di James Mangold e Monica Barbaro alla strategia della Searchlight Pictures “baciata” però dalla fortuna con l’Academy che ha iniziato a votare proprio nella settimana in cui si dibatteva sull’uso dell’AI nei film rivali, mentre si scopriva che gli attori del film avevano cantato personalmente tutti i brani del film. Ecco un focus sul biopic enigmatico su Bob Dylan candidato a 8 premi Oscar

Il biopic “irregolare” di James Mangold sulla transizione artistica di Bob Dylan, nel suo passaggio dal folk al rock, A Complete Unknown, è l’unico film di questa travolgente Awards Season ad aver ottenuto più nominations rispetto a quelle previste: alle 4 (attese) (film, attore protagonista, attore non protagonista e sonoro) se ne sono aggiunte altre 4 che era difficile prevedere.

La prima (clamorosa) è quella di Monica Barbaro che aveva ottenuto solo la candidatura ai SAG oltre ad una manciata di nominations tra i premi di alcune Associazioni dei critici americani (StLFCA, PCC, UFCA, GWNYFCA, MCFCA, HFCS). La seconda è quella per la Miglior regia che nella sostanza poteva essere prevista dato che Mangold aveva ottenuto “a sorpresa” la nomination ai Directors Guild Awards, ma “inserirlo” nella cinquina significava escludere altri nomi che erano stati più presenti in tutta l’Awards Season.

Sulla terza, quella per la Miglior sceneggiatura non originale, molto probabilmente, ha pesato non solo la sua nomination ai BAFTA ma anche quella agli USC Scripter Awards (dedicati ai migliori adattamenti cinematografici dell’anno) dato che i grandi esclusi di questa categoria come Dune: Part Two e Wicked sono stati snobbati da entrambi i premi. Infine, la quarta, quella per i Migliori costumi è stata una vera e propria sorpresa dato che la talentuosa Arianne Phillips aveva ottenuto solo la nomination ai BAFTA, snobbata anche dai premi del suo sindacato (la Costume Designers Guild).

Una strategia targata Searchlight Pictures “baciata” dalla fortuna

Dopo le prime proiezioni è emersa la sensazione che il biopic di Mangold sarebbe arrivato nella “zona premi” trainato dalle performance di Chalamet e Norton. La stessa menzione nella short-list dei semifinalisti per il Miglior sonoro ha lasciato intendere che avrebbe ottenuto una manciata di candidature compresa quella per il Miglior film, ma è con la nomination ai SAG nella categoria Miglior cast (che poi corrisponde al Miglior film) che è cambiata la sua direzione durante l’Awards Season.

In parte è merito della Searchlight Pictures che ha distribuito il film una settimana prima dell’inizio delle votazioni per gli Oscar, e in parte è stato anche fortunato perché i membri dell’Academy hanno iniziato a votare proprio nelle settimane in cui si dibatteva sull’uso dell’AI nei film rivali: come nei dialoghi ungheresi del film The Brutalist e nella canzone eseguita da Karla Sofia Gascon nel film Emilia Perez, tenendo bene a mente che una delle forze del film di Mangold è proprio la trasformazione vocale degli attori dato che sia Chalamet che Norton e che la Barbaro hanno cantato personalmente tutti i brani del film. La decisione di far cantare dal vivo, in particolare Chalamet, è stata un momento di svolta nella produzione del film. Mangold ha saputo cogliere l’essenza di Dylan, affidando all’attore non solo l’interpretazione del personaggio, ma anche la sua voce. Il risultato è una performance che va oltre la semplice recitazione, trasportandoci direttamente nell’universo musicale di Dylan.

Da quel momento in poi il film ha ottenuto la nominations a tutti i key awards (dal PGA al BAFTA dal Critics Choice al Golden Globe fino ai premi del sindacato americano degli scenografi (ADG) e dei decoratori di interni (SDSA) e dei professionisti del sonoro (AMPS, CAS).

Come riuscire a trasformare il disappunto dei critici in un punto di forza!

L’ascesa del film ha rischiato di essere ostacolata dal disappunto di alcuni critici che hanno accusato il regista di aver preferito la verità emotiva alla rigorosa verità storica, offrendo un’immagine “troppo” criptica di Bob Dylan, ma l’intento era proprio quello: celebrare il mistero di Dylan piuttosto che tentare di spiegarlo.

In questo scenario l’inedito approccio di Mangold trasforma i “difetti” di sceneggiatura in una nuova prospettiva sulla vita di Dylan e sulla sua evoluzione artistica, cercando di catturare l’essenza di un momento specifico, un cambiamento radicale che lo ha trasformato da giovane cantautore folk a figura iconica del rock. Nel farlo esplora temi cruciali come l’identità, le relazioni e l’impatto delle proprie scelte personali su chi ci circonda, offrendo al contempo uno sguardo intimo su un periodo fondamentale per la musica e la cultura americana.

Invece di collegare i puntini tra il modo in cui il mondo lo ha influenzato, il film inquadra i suoi enormi cambiamenti musicali trasformando il suo dramma personale in un enigma, nel bene e nel male.

PREVISIONI NOMINATIONS OSCAR (4): film, attore protagonista, attore non protagonista, sonoro

NOMINATIONS OSCAR (8): film, attore protagonista, attore non protagonista, sonoro, regia, sceneggiatura non originale, miglior attrice non protagonista, migliori costumi

METASCORE IMDB: 70/100

1. Il personaggio di Sylvie Russo nel film è basato su 
Suze Rotolo, la fidanzata di Bob Dylan all’epoca. Il New York Times ha riferito che Dylan ha chiesto al regista, 
James Mangold di non usare il vero nome della signorina Rotolo nel film.

2. Il titolo iniziale del film era “Going Electric”.

3. Per questo film, Timothée Chalamet è diventato la dodicesima persona a ricevere una nomination all’Oscar per l’interpretazione di un vero vincitore e/o candidato all’Oscar, dopo:

  • Daniel Massey nel ruolo di Sir Noël Coward in Star! (1968)
  • Jane Fonda nel ruolo di Lillian Hellman in Julia (1977)
  • Jason Robards nel ruolo di Dashiell Hammett in Julia (1977)
  • Tom Cruise nel ruolo di Ron Kovic in Nato il quattro luglio (1989)
  • Robert Downey Jr. nel ruolo di Sir Charles Chaplin in Chaplin (1992)
  • Nicolas Cage nel ruolo di Charlie Kaufman in Adaptation (2002)
  • Cate Blanchett nel ruolo di Katharine Hepburn in The Aviator (2004) e di Bob Dylan in Io non sono qui (2007)
  • Sir Kenneth Branagh nel ruolo di Sir Laurence Olivier in La mia settimana con Marilyn (2011)
  • Bryan Cranston nel ruolo di Dalton Trumbo in Trumbo (2015)
  • Renée Zellweger nel ruolo di Judy Garland in Judy (2019)
  • Gary Oldman nel ruolo di Herman J. Mankiewicz in Mank (2020)

Di questi 12, Robards, Blanchett (The Aviator) e Zellweger sono gli unici ad aver vinto.

4. Boyd Holbrook e James Mangold hanno già collaborato in Logan (2017) e Indiana Jones e il quadrante del destino (2023).

5. Ci sono voluti 5 anni per far partire il film a causa del COVID e degli scioperi sindacali, ma quell’interruzione ha giocato a favore di Mangold. In tal senso ha dichiarato che in questo modo gli attori, in particolare Chalamet, hanno dedicato del tempo ad affinare le loro abilità, perfezionare il loro canto e familiarizzare con i loro strumenti.

Riflettori puntati su Timothée Chalamet protagonista dell’attesissimo film dal titolo Marty Supreme di Josh Safdie con Gwyneth Paltrow, Fran Drescher Abel Ferrara. La storia si ispira alle vicende del giocatore professionista di tennis da tavolo Marty Reisman. L’uscita del film negli Stati Uniti è prevista per il 25 dicembre 2025, distribuita da A24.

E’ invece in produzione il nuovo progetto di Monica Barbaro, il thriller/poliziesco Crime 101, tratto da un romanzo di Don Winslow e adattato da Peter Straughan (Conclave) con un ricchissimo cast tra cui Jennifer Jason Leigh, Barry Kheogan, Mark Ruffalo e Nick Nolte.

TRAMA: è incentrata sul detective Lou Lubesnick sulle tracce di un ladro di gioielli che segue scrupolosamente le regole del “Crimine 101”, ovvero una serie di rigide linee guida per realizzare una rapina perfetta.

Sono 6 invece i progetti all’orizzonte per Elle Fanning tra cui Sentimental Value dell’apprezzato regista norvegese Joachim Trier (La persona peggiore del mondo) con Renate Reinsve e Stellan Skarsgard, la cui uscita è prevista a settembre.

TRAMA: Segue Nora e sua sorella Agnes mentre piangono la perdita della madre e si adattano al ritorno del padre Gustav. Gustav ha scritto una sceneggiatura e ha offerto la parte principale a sua figlia Nora, ma lei rifiuta categoricamente il ruolo.

97th Academy Awards: le nominations

Nominations Table 2024/2025

Awards Table 2024/2025

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