Nominations 97th Academy Awards: The Substance

Dall’esclusione di Margaret Qualley al “pasticcio” della Universal Pictures, dalla potente rilettura femminista alla critica al “male gaze” che oggettivizza le donne

Il meraviglioso body horror di Coralie Fargeat, The Substance, che estremizza il mito dell’eterna giovinezza in una dimensione visionaria, definito dal critico di Variety Owen Gleibermann “una fusione stranamente divertente e catarticamente grottesca tra Dr. Jekyll e Mr. Hyde e Showgirls”, è sicuramente il film rivelazione dell’anno soprattutto per il suo incredibile percorso durante la Stagione dei premi che lo ha portato a conquistare 5 meritate candidature all’Oscar riuscendo a superare gli storici pregiudizi dell’Academy verso le pellicole di genere.

Su questa lunghezza d’onda fino a ieri The Substance era il “tipo” di film che avrebbe potuto ottenere la candidatura solo per la Miglior sceneggiatura originale ma niente di più (tra l’altro ampiamente sostenuta dal Prix du Scenario vinto all’ultimo Festival di Cannes per il miglior script), ma nessuno poteva prevedere un successo del genere considerando soprattutto il suo finale splatter, così lontano dai gusti tradizionali dell’Academy. Fortunatamente il recente rinnovamento inaugurato con l’ingresso di nuovi membri più giovani ha aperto le porte a film più audaci e innovativi.

Attualmente il film parte favorito in 2 categorie: Miglior trucco e acconciatura laddove non ha rivali e in quella per la Miglior attrice con Demi Moore che ha finora conquistato 2 key awards come il Golden Globe e il Critics Choice Awards, ma bisogna aspettare i verdetti dei SAG e dei BAFTA per capire se ha oppure no l’Oscar in tasca! Le statistiche sono dalla sua parte considerando che a volte il film che vince nella categoria Miglior trucco e acconciatura viene premiato anche per la miglior performance: da Gary Oldman per L’ora più buia a Brendan Fraser per The Whale, fino a Jessica Chastain per Gli Occhi di Tammy Faye.

Margaret Qualley sfiora la nomination, ma brilla lo stesso!

Rispetto alle previsioni che lo davano a quota 6 nominations, ne ha persa solo una e cioè quella per Margaret Qualley nella categoria Miglior attrice non protagonista anche se l’andamento dell’Awards Season suggeriva una sua possibile esclusione dato che non era riuscita ad entrare né nella cinquina dei SAG e né in quella dei BAFTA. In compenso la Qualley ha eguagliato il numero di vittorie (14) della favorita di quest’anno Zoe Saldana per Emilia Perez.

Troppo originale per la Universal: il film che ha osato essere diverso!

Inizialmente destinato ad un’uscita sotto l’ala protettiva della Universal Pictures, il film è stato poi scaricato all’ultimo momento. La major, spaventata dalla sua originalità, ha preferito non rischiare, dopo aver chiesto più volte (senza successo) alla regista di cambiare il finale controverso. Fortunatamente, Mubi ha raccolto la sfida, acquisendo i diritti mondiali poco prima di Cannes. Una scelta audace che si è rivelata vincente, trasformando un film potenzialmente destinato all’oblio in un vero e proprio fenomeno di culto.

La decisione della Universal Pictures di abbandonare il progetto, per paura di un’accoglienza negativa, ha aperto le porte a una distribuzione più indipendente e mirata. Un azzardo che si è rivelato vincente, facendo di questo film il maggior successo di incasso di Mubi.

Dalla potente rilettura femminista alla critica al “male gaze” che oggettivizza le donne

The Substance è un film che va oltre il body horror, offrendo una profonda riflessione sulla condizione femminile e sulla società patriarcale. Attraverso l’uso di immagini forti e simboliche, il film ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il corpo, con l’invecchiamento e con la bellezza. È un film che turba, che provoca, ma che allo stesso tempo ci invita a riflettere.

In siffatto contesto è stato definito una potente rilettura femminista perché rappresenta il corpo femminile come una prigione, una gabbia in cui le donne sono costrette a conformarsi a standard di bellezza imposti dalla società. Il corpo di Elisabeth Sparkle, la protagonista, diventa un campo di battaglia in cui si combatte una guerra contro l’invecchiamento e la decadenza fisica.

L’ossessione per la giovinezza e la bellezza, temi ricorrenti nella cultura patriarcale, viene portata all’estremo. La sostanza miracolosa diventa una metafora della ricerca disperata di un corpo perfetto e immortale, un’illusione che si rivela pericolosa e distruttiva. Il film non nasconde la violenza che le donne subiscono, sia fisica che psicologica, nel loro tentativo di conformarsi agli standard di bellezza imposti. La scena in cui Elisabeth si inietta la sostanza è un’immagine potente di questa violenza autoinflitta.

Il film mette in discussione il “male gaze”, ovvero lo sguardo maschile che oggettivizza le donne. Elisabeth è costantemente giudicata in base al suo aspetto fisico e subisce le conseguenze di una società che la costringe a conformarsi a standard di bellezza impossibili.

PREVISIONI NOMINATIONS OSCAR (6): film, regia, attrice protagonista, attrice non protagonista, sceneggiatura originale, trucco e acconciatura

NOMINATIONS OSCAR (5): film, regia, sceneggiatura originale, attrice, trucco e acconciatura

METASCORE IMDB: 78/100

1. Inizialmente era stato scelto Ray Liotta ma è venuto a mancare dopo aver girato le prime scene. Dennis Quaid lo ha sostituito, ma Liotta è ancora menzionato nelle “Note di ringraziamento” della regista durante i titoli di coda.

2. Margaret Qualley ha rivelato in alcune interviste che i suoi seni nel film non sono i suoi; sono protesi progettate dal truccatore francese Pierre Olivier Persin.

3. In un’intervista Demi Moore ha dichiarato che per la sequenza dello specchio ha fatto almeno 15 riprese per ogni scena e alla fine della giornata il suo viso era davvero scorticato.

4. Il numero di telefono 555-0199 è un famoso numero che appare in molti altri film, come American Beauty (1999) (era il numero di telefono di Lester Burnham), e in Insider – Dietro la verità (1999).

5. Demi Moore ha descritto l’essenza del film come una miscela di Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde, La morte ti fa bella (1992) e un video di allenamento di Jane Fonda.

Il prossimo progetto con Demi Moore è un film di Boots Riley dal titolo I Love Boosters, un adventure/comedy con Keke Palmer, LaKeith Stanfield e Naomi Ackie. Le riprese sono iniziate il 7 novembre del 2024 ad Atlanta.

TRAMA: Un gruppo di borseggiatori prende di mira una spietata stilista di moda.….

Per quanto riguarda Margaret Qualley ci sono invece 5 progetti all’orizzonte tra cui il prossimo film di Richard Linklater, Blue Moon con Andrew Scott e Ethan Hawke.

TRAMA: La sera del 31 marzo 1943, il leggendario paroliere Lorenz Hart si confronta con la sua autostima distrutta nel bar Sardi’s mentre il suo ex collaboratore Richard Rodgers celebra la prima del suo rivoluzionario musical di successo “Oklahoma!”.

Senza dimenticare il prossimo film di Ethan Coen, Honey Don’t! con Charlie Day, Chris Evans ed Aubrey Plaza.

TRAMA: Ambientato a Bakersfield, in California, il film è incentrato su un investigatore privato, un leader di una setta e una donna misteriosa.

97th Academy Awards: le nominations

Nominations Table 2024/2025

Awards Table 2024/2025

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