Al momento ci sono 10 registe che hanno tutte le carte in regola per essere protagoniste della prossima Awards Season. Lo scorso anno solo Justine Triet per Anatomia di una caduta riuscì ad ottenere la candidatura all’Oscar per la miglior regia, mentre la pluripremiata Greta Gerwig per Barbie fu esclusa a sorpresa rispetto alle previsioni.
Nella storia degli Oscar solo 8 donne sono riuscite ad entrare nella cinquina (Jane Campion è l’unica del gruppo ad avere ottenuta la candidatura 2 volte, vincendo nel 2021 per Il potere del cane). La prima ad ottenerla nel 1976 è stata la “nostra” Lina Wertmuller per Pasqualino Sette Bellezze, poi la prima della Campion per Lezioni di Piano nel 1993. Successivamente abbiamo dovuto aspettare 10 anni per avere un’altra nominata in questa categoria: Sofia Coppola per Lost in Translation.
Poi c’è stato l’anno della prima vittoria nel 2009 quando Kathryn Bigelow (The Hurt Locker) riuscì a battere James Cameron per Avatar. La seconda è arrivata nell’anno della pandemia con Chloé Zhao per Nomadland e nello stesso anno è stata candidata anche Emerald Fennell (Promising Young Woman) preceduta dalla nomination di Greta Gerwig nel 2017 per Lady Bird.
Quest’anno sono 3 i nomi delle registe che stanno circolando con maggior insistenza tra le potenziali competitors per una nomination all’Oscar (DaCosta, Heller, Arnold) ma ce ne sono altre 7 che potrebbero ottenere candidature significative tra i vari riconoscimenti dell’Awards Season. Su questa lunghezza d’onda in questa stagione la geografia del talento femminile nel cinema è davvero ampia e variegata. Non solo Stati Uniti, ma anche Europa, Canada e Sud America sono rappresentati da registe di grande valore.
Una cosa è certa: l’Awards Season di quest’anno sarà un’occasione per celebrare la ricchezza e la diversità del cinema al femminile. Scopriamo insieme le potenziali competitors di quest’anno.
10. LUCRECIA MARTEL (Chocobar)
Per la talentuosa regista argentina Lucrecia Martel (Zama) è tempo di awards season complice il suo atteso documentario Chocobar che sarà presentato ad agosto al prossimo Festival di Locarno. Il suo progetto dalla lunghissima gestazione racconta l’omicidio dell’attivista indigeno Javier Chocobar e il suo ingiusto allontanamento dalla sua comunità in Argentina.
9. ROSE GLASS (Love Lies Bleeding)
L’emergente regista britannica Rose Glass, conosciuta ai più per l’horror d’autore Saint Maud con cui ha vinto nel 2020 il British Independent Film Award come miglior debutto dietro la macchina da presa, potrebbe conquistare diverse candidature durante la prossima Stagione dei Premi complice il suo apprezzato lavoro nel thriller Love Lies Bleeding con Kristen Stewart e Katy O’Brian presentato con successo all’ultimo Sundance Film Festival
8. NORA FINGSCHEIDT (The Outrun)
L’apprezzata regista tedesca Nora Fingscheidt, conosciuta ai più per aver diretto The Unforgivable con Sandra Bullock ma soprattutto System Crasher, il film scelto dalla Germania nel 2020 per la competizione internazionale degli Oscar, che ci ha fatto scoprire la bravissima Helena Zengel (News of the World), potrebbe entrare come outsider nella prossima awards season, trainata dall’acclamata interpretazione della protagonista del suo film, Saoirse Ronan (The Outrun) che emerge in una struggente storia di riscatto e marginalità.
7. CORALIE FARGEAT (The Substance)
La regista francese Coralie Fargeat è diventata una potenziale competitor subito dopo il palmares dell’ultimo Festival di Cannes laddove per il suo apprezzato contributo nel film The Substance, un visionario body horror in cui estremizza il mito dell’eterna giovinezza in una dimensione sci-fi ha vinto il Prix du Scenario, proiettandola soprattutto nella categoria del Miglior script originale.
6. ANNA KENDRICK (Woman of the Hour)
Con la sua opera prima, Woman of the Hour, vincitrice del Directors to Watch al Palm Springs International Film Festival, l’attrice candidata all’Oscar nel 2010 per Up in the Air, Anna Kendrick potrebbe fare breccia nuovamente nel cuore degli Academy ma questa volta in veste di regista dove raccolto il sostengo della critica americana all’ultimo Toronto International Film Festival.
5. AUDREY DIWAN (Emanuelle)
La regista francese vincitrice del Leone d’Oro al Festival di Venezia 2021, Audrey Diwan, con la pellicola La scelta di Anne – L’Événement, potrebbe quest’anno conquistare il favore della critica americana con il suo atteso film erotico Emmanuelle con protagonista Noémie Merlant, reboot dell’omonima pellicola del 1967 con Silvia Kristel. E’ la storia di una giovane donna che intraprende una serie di avventure sessuali con uomini e donne sullo sfondo della vita da espatriata a Bangkok.
4. RACHEL MORRISON (The Fire Inside)
La direttrice della fotografia statunitense Rachel Morrison, prima donna ad essere candidata all’Oscar per la Miglior fotografia (nel 2018 per Mudbound), firma con The Fire Inside (in uscita nel mese di agosto negli States) la sua prima regia cinematografica da uno script di un altro premio Oscar come Barry Jenkins (Se la strada potesse parlare). Il film ruota intorno alla vita e alla carriera di Claressa “T-Rex” Shields, pugile di Flint, Michigan, che si è allenata per diventare la prima donna nella storia del suo Paese a vincere una medaglia d’oro olimpica in questo sport.
3. ANDREA ARNOLD (Bird)
A distanza di 11 anni dall’Oscar vinto per Wasp nella categoria Miglior cortometraggio, la regista britannica Andrea Arnold, vincitrice per ben 2 volte del British Independent Film Award (nel 2016 per American Honey, nel 2009 per Fish Tank) potrebbe entrare nel radar dell’awards season grazie all’apprezzata pellicola Bird, in cui esplora la “luce” che si nasconde nella marginalità trasformando una storia di miseria in un miraggio di speranza, presentata tra gli applausi all’ultimo Festival di Cannes.
2. MARIELLE HELLER (Nightbitch)
La regista americana Marielle Heller, conosciuta ai più anche come attrice, dopo aver conquistato la critica internazionale con la sua opera prima Diario di una teenager presentato fuori concorso al Festival di Berlino del 2015 laddove ha vinto il Gran Prix of Generation, ha firmato successivamente solo altre 2 pellicole che però sono entrate nel radar dei premi: nel 2019 Copia Originale (3 nominations agli Oscar), nel 2020 Un amico straordinario (nomination all’Oscar per Tom Hanks come miglior attore). Su questa lunghezza d’onda è altissima l’aspettativa per il suo prossimo film, Nightbitch con protagonista Amy Adams nei panni di una donna dalla routine notturna surreale quando i suoi istinti materni si manifestano in forma canina.
1. NIA DACOSTA (Hedda)
Cresce l’attesa per il 4° film della promettente Nia DaCosta che ha conquistato lo scorso anno il favore degli addetti del settore con l’horror/trhiller Candyman. Si tratta di una riscrittura del rinomato dramma teatrale di Henrik Ibsen del 1891, Hedda Gabler con Imogen Poots, Tessa Thompson e Nina Hoss.