Oscar 2025: i 25 migliori film internazionali da tenere d’occhio (previsioni ottobre)

Previsioni Oscar 2025: quali sono i film che hanno più chance di entrare nella prossima Stagione dei Premi nella categoria Best International Film?

Per la categoria Miglior film internazionale sono state inviate 85 proposte entro la data di scadenza del 2 ottobre, ma è possibile che nella lista definitiva, che sarà pubblicata dall’Academy alla fine di questo mese, compaiano ancora altri Paesi che non hanno ancora ufficializzato la loro partecipazione.

In tal senso sono attese altre 6 presentazioni che però non sono state ancora rese note nonostante sia scaduto il periodo di consegna: Bhutan (1 settembre), Guatemala (20 agosto), Libano (6 settembre), Nigeria (30 agosto), Australia (non dichiarato).

Di conseguenza è possibile che venga eguagliato, se non superato, il numero di partecipazioni dello scorso anno (89) in cui ci furono però 3 squalifiche (Tagikistan, Kirghizistan, Hong Kong).

Quest’anno non ci sono stati particolari “scossoni” nel processo di selezione, a parte il caso di India e Grecia. Nel primo caso c’è stata l’esclusione a sorpresa del film di Payal Kapadia, l’acclamato All We Imagine as Light vincitore del Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes, a cui gli è stato preferito Laapataa Ladies con una giustificazione dubbia da parte della Commissione che ha dichiarato che non voleva portare agli Oscar “un film più europeo che indiano“.

Nel secondo caso la procedura è stata messa in discussione fin da subito: con la sostituzione del comitato di selezione iniziale che ha portato ad nuovo organismo istituito dal Ministero della Cultura. Questa decisione ha generato immediatamente forti perplessità e critiche nel settore cinematografico ellenico. Per protesta, tutti i film tranne Murderess che alla fine è stato scelto dato che era rimasto l’unico in corsa per la valutazione, sono stati ritirati dai loro registi.

Senza dimenticare il “secondo tentativo” del Tagikistan, il repentino cambio di rotta del Venezuela e i rumors su una possibile squalifica di Haiti, mentre tra i dietro-front più eclatanti spiccano quelli dei comitati di selezione del Lussemburgo e della Macedonia del Nord in mancanze di candidati idonei alla pre-selezione.

Quest’anno però la vera sfida è prevedere la cinquina, perché sulla carta il grande favorito alla vittoria è la Francia con l’acclamato melò di Jacques Audiard, Emilia Perez, vincitore del  Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes (oltre al riconoscimento al cast femminile) che come The Zone of Interest lo scorso anno potrebbe conquistare la candidatura anche in altre categorie (8/9) e quindi non solo per il Miglior film internazionale, ma anche per il miglior film e la miglior regia, la miglior attrice protagonista, la miglior supporter femminile, l’adattamento e la fotografia.

Ad inseguirlo ci sono due Paesi: la Germania e il Brasile. Il primo ha scelto strategicamente l’acclamata allegoria politica e religiosa del regista iraniano in esilio Mohammad Rasoulof, The Seed of the Sacred Fig, vincitore del Premio speciale della Giuria e del prestigioso FIPRESCI all’ultimo Festival di Cannes, in pole position anche per la categoria Miglior sceneggiatura originale.

Il secondo punta sull’applaudito dramma familiare ambientato durante la dittatura militare firmato da Walter Salles, I’m Still Here, vincitore al Festival di Venezia del premio per la Miglior sceneggiatura (Osella d’Oro).

Dietro di loro si confermano come potenziali competitors per la candidatura: la Danimarca con The Girl with the Needle, la “favola poetica e oscura” di Magnus von Horn presentato nella sezione Special Presentations del Toronto International Film Festival, la “nostra” Maura Delpero con l’acclamato Vermiglio vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia, il Senegal grazie all’apprezzato documentario di Mati Diop, Dahomey, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino oltre all’Irlanda con l’esplosivo debutto dietro la macchina da presa di Rich Peppiatt, Kneecap, vincitore del Premio del pubblico nella sezione NEXT del Sundance Film Festival.

Nella classifica dei Paesi che sono stati scelti per il maggior numero di festival chiave spicca sicuramente la Francia (5) seguita da Brasile (4), Senegal (4) e Regno Unito (4), mentre tra i festival da cui provengono il maggior numero di film presentati per la competizione internazionale emerge ancora una volta il Toronto International Film Festival con 16 presentazioni, seguito dal Festival di Cannes (13) e dal London Film Festival (8), mentre sono 5 i film provenienti da Venezia, Berlino e Sundance. Inoltre su 85 proposte abbiamo 9 documentari8 opere prime e 3 film d’animazione.

-DOCUMENTARIO (9): Paraguay, Cina, Filippine, Giordania, Svezia, Senegal, Ecuador, Uruguay, Palestina

-OPERA PRIMA (8): Irlanda, Israele, Finlandia, Norvegia, Malesia, Haiti, Mongolia, Iran

-ANIMAZIONE (3): Lettonia, Pakistan, Nepal

Lo scorso anno 5 film su 5 che ho indicato nelle previsioni di ottobre 2023 hanno ottenuto la nomination all’Oscar: Io, Capitano (Italia) (12°), Society of the Snow (Spagna) (8°), The Teachers’ Lounge (Germania) (4°), Perfect Days (Giappone) (3°), The Zone of Interest (Regno Unito) (1°). Inoltre 15 film su 15 erano presenti nella short-list dei semifinalisti.

Allora, occhio alla lista!

Quali sono i 25 migliori film che possono ambire ad una nomination agli Oscar nella categoria Best International Film?

25. How to Make Millions Before Grandma Dies (THAILANDIA)

REGIA: Pat Boonnitipat

TRAMA: Un giovane lascia il lavoro per prendersi cura della nonna morente, motivato dalla sua fortuna. Così escogita un piano per conquistare il suo favore prima che muoia, ma qualcosa va storto…

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=0lpXPWKpSY4

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Thailandia non è mai riuscita ad entrare nella cinquina finale.

24. From Ground Zero (PALESTINA)

REGIA: diretto da 22 registi

TRAMA: il film è composto da 22 cortometraggi, tra cui documentari, fiction, animazione e film sperimentali sulla situazione attuale della popolazione di Gaza nel bel mezzo della guerra tra Israele e Hamas.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=hJMzpu19XGA

FESTIVAL AWARDS SEASON: Toronto International Film Festival (9 settembre 2024 – TIFF Docs)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Palestina ha conquistato 2 nominations: nel 2006 con Paradise Now e nel 2014 con Omar entrambi diretti da Hany Abu-Assad.

23. Meeting with Pol Pot (CAMBOGIA)

REGIA: Rithy Panh

TRAMA: Nel 1978, tre giornalisti francesi si recano in Cambogia dopo aver ricevuto un invito dal regime dei Khmer Rossi, intraprendendo un’avventura pericolosa.

CLIP: https://www.youtube.com/watch?v=a_eexYpfUYI

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Cannes Première)

OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar la Cambogia ha ottenuto una sola candidatura e cioè quella nel 2014 per il film L’image manquante. Ne sfiorò una seconda nel 2023 con Retour à Séoul che fu selezionato nella short-list dei semifinalisti.

22. The Devil’s Bath (AUSTRIA)

REGIA: Severin Fiala e Veronika Franz

TRAMA: Austria nel XVIII secolo. Le foreste circondano i villaggi. L’uccisione di un bambino fa condannare a morte una donna. Agnes si prepara alla vita matrimoniale con il suo amato, ma la sua gioia diventa cupa per pensieri malvagi.

Austria Oscar 2025

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=vtmo7fplVWo

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Berlino (miglior fotografia)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Austria ha conquistato 4 nominations vincendo l’ambita statuetta 2 volte: Il falsario – Operazione Bernhard di Stefan Ruzowitzky (2008) e Amour di Michael Haneke (2013). Inoltre è entrata altre 2 volte nella shortlist dei semifinalisti: nel 2022 con Große Freiheit di Sebastian Meise e nel 2023 con Corsage di Marie Kreutzer. Infine 2 volte è stata squalificata: nel 2006 con Niente da nascondere di Michael Haneke e nel 2020 con Joy di Sudabeh Mortezai.

21. If Only I Could Hibernate (MONGOLIA)

REGIA: Zoljargal Purevdash

TRAMA: Ulzii, un ragazzo intelligente e responsabile, vive in una yurta con la sua famiglia in Mongolia. Il padre è morto e la madre ha problemi con l’alcol, lasciando Ulzii a prendersi cura dei suoi fratelli più piccoli. Per sopravvivere, vende le sue scarpe e fa lavori pesanti. Sogna di vincere una gara di fisica per ottenere una borsa di studio e cambiare la vita della sua famiglia, ma la povertà e le responsabilità lo costringono a prendere decisioni difficili.

TRAILER: https://youtu.be/x6PQJUpnaqQ

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Un Certain Regard)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Mongolia non è mai riuscita ad ottenere la candidatura.

20. Memories of a Burning Body (COSTARICA)

REGIA: Antonella Sudasassi

TRAMA: Repressione e tabù hanno plasmato l’immagine della femminilità per Ana, Patricia e Mayela. Le loro storie si combinano poeticamente per formare un caleidoscopio di ricordi, segreti e desideri che sono incarnati dal corpo di un’altra donna.

TRAILER: https://mubi.com/it/films/memories-of-a-burning-body/trailer

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Berlino (Panorama Audience Award), Seattle International Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar Costa Rica non è mai entrato nella cinquina finale.

19. Grand Tour (PORTOGALLO)

REGIA: Miguel Gomes

TRAMA: Edward, funzionario pubblico, fugge dalla fidanzata Molly il giorno del loro matrimonio a Rangoon, nel 1917. Molly, decisa a sposarsi, lo segue attraverso l’Asia.

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=1rCcMRhDscw

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Miglior regia), Toronto International Film Festival, New York Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Portogallo detiene un amaro record con 40 proposte inviate ma senza riuscire mai a conquistare la candidatura.

18. Julie Keeps Quiet (BELGIO)

REGIA: Leonardo Van Dijl

TRAMA: un’ombra incombe su una prestigiosa Accademia di tennis. L’allenatore di Julie, la campionessa più ammirata, è sospettato e le sue compagne di squadra sono chiamate a far luce sulla vicenda. Ma Julie, al centro del caso, sembra voler proteggere un segreto.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=E6PxvQCECmM

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Semaine de la Critique: SACD Award, Gan Foundation Support for Distribution), Toronto International Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Belgio ha ottenuto 8 nomination senza mai riuscire a vincere l’ambita statuetta: Palaver di Emile Degelin (1970), Il maestro di musica di Gerard Corbiau (1989), Padre Daens di Stijn Coninx (1993), Farinelli – Voce Regina di Gerard Corbiau (1995), Assolutamente famosi di Dominique Deruddere (2001), Bullhead di Michael R. Roskam (2012), Alabama Monroe – Una storia d’amore (The Broken Circle Breakdown) di Felix Van Groeningen (2014), Close di Lukas Dhont (2023). 2 volte ha sfiorato la candidatura entrando nella shortlist dei semifinalisti: nel 2016 con Dio esiste e vive a Bruxelles di Jaco Van Dormael, nel 2022 con Un Monde di Laura Wandel.

17. Under the Volcano (POLONIA)

REGIA: Damian Kocur

TRAMA: racconta come una famiglia ucraina allargata trascorre l’ultimo giorno di vacanza a Tenerife, in Spagna. Quando l’invasione russa dell’Ucraina li blocca sull’isola, devono fare i conti con l’isolamento, il dovere, la paura… e l’uno con l’altro.

TRAILERhttps://mubi.com/it/films/under-the-volcano-2024/trailer

FESTIVAL AWARDS SEASON: Toronto International Film FestivalBFI London Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Polonia ha conquistato 13 nomination vincendo l’ambita statuetta solo una volta e cioè nel 2015 con il film Ida di Pavel Pawlikowski.

16. Kill the Jockey (ARGENTINA)

REGIA: Luis Ortega

TRAMA: i fantini Abril e Remo corrono per un potente mafioso di nome Sirena finché Remo non uccide accidentalmente un prezioso cavallo da corsa . Abril deve trovare Remo a Buenos Aires e portarlo in salvo prima che Sirena lo rintracci

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=N2BSpDERJZk

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di VeneziaToronto International Film Festival, San Sebastian International Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Argentina ha conquistato 8 candidature vincendo l’ambita statuetta 2 volte: nel 1986 con La storia ufficiale di Luis Penzo e nel 2010 con Il segreto dei suoi occhi di Juan José Campanella.

15. Reinas (SVIZZERA)

REGIA: Klaudia Reynicke

TRAMA: sul punto di abbandonare il Perù degli anni ’90, due sorelle si ritrovano inaspettatamente a riallacciare i rapporti con un padre assente, un incontro che le aiuterà ad affrontare il doloroso distacco dalla loro terra e a trovare un nuovo equilibrio.

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=2yFU60KdbuE

FESTIVAL AWARDS SEASON:  Festival di Berlino (Grand Prix of the International Jury for the Best Film in Generation Kplus), Locarno International Film Festival (Premio del pubblico), Sundance Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Svizzera ha ottenuto 5 nominations vincendo la statuetta 2 volte: nel 1985 con Mosse Pericolose di Richard Dembo e nel 1991 con Il viaggio della speranza di Xavier Koller. Inoltre ha sfiorato la candidatura altre 3 volte entrando nella short-list del 2007 (Vitus), del 2013 (Sister) e nel 2017 (La mia vita da zucchina).

14.  Santosh (REGNO UNITO)

REGIA: Sandhya Suri

TRAMA: La neo vedova Santosh eredita il lavoro di suo marito come agente di polizia nelle terre desolate del Nord dell’India. Quando viene trovato il corpo di una ragazza, viene coinvolta nell’indagine sotto l’ala del carismatico ispettore femminista Sharma.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Oj9JqFwhmMc

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Un Certain Regard), BFI London Film FestivalToronto International Film Festival, Telluride Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Regno Unito ha conquistato 3 candidature in questa categoria: nel 1993 con Hedd Wyn di Paul Turner, nel 1999 con Solomon and Gaenor di Paul Morrison, nel 2024 con The zone of Interest di Jonathan Glazer.

13. 8 Views of Lake Biwa (ESTONIA)

REGIA: Marko Raat

TRAMA: Sulle rive scintillanti del margine ultraterreno d’Europa, due ragazze adolescenti, Hanake e la sua migliore amica, stanno discutendo del loro primo interesse amoroso mentre guardano i yachts che navigano verso Kyoto. Sussurrano preghiere e poesie, il linguaggio dei loro desideri. Ma la magia si sta dissolvendo nel loro isolato villaggio di pescatori mentre cercano di venire a patti con un recente disastro, con alcuni che si indulgono in atti di arte erotica, altri in incantesimi spirituali. Diventa chiaro che solo l’intimità non li aiuterà a elaborare la loro perdita.

TRAILER: https://www.dailymotion.com/video/x8q0pnp

OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar l’Estonia ha conquistato una sola nomination e cioè nel 2014 grazie al toccante film Tangerines di Zaza Urushadze. Solo 1 volta poi è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura e cioè nel 2020 con Tõde ja õigus di Tanel Toom.

12. 12.12: The Day (SUD COREA)

REGIA: Kim Sung-su

TRAMA: Dopo l’assassinio del presidente Park 
, viene dichiarata la legge marziale. Il comandante della sicurezza Chun Doo-gwang (Hwang Jung-min) e gli ufficiali che lo seguono organizzano un colpo di stato. Lee Tae-shin (Jung Woo-sung), un comandante testardo del Capital Garrison Command che ritiene che i soldati non debbano intraprendere azioni politiche, combatte contro Chun Doo-gwang. Mentre il conflitto tra i due uomini cresce, i leader militari rimandano le loro decisioni e il ministro della Difesa scompare. In questo caos, la primavera a Seul, che tutti desiderano ardentemente, si dirige in una direzione inaspettata
.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=6wP5qVGsXcY

OSCARS STORY: Nella storia degli Oscar la Corea del Sud ha conquistato una sola volta la nomination nella categoria miglior film internazionale, è il caso di Parasite di Bong Joon-ho che dopo aver ottenuto un numero vertiginoso di riconoscimenti durante la Stagione dei Premi americana, ha vinto 4 Oscar tra cui miglior film, miglior film internazionale, miglior regia, miglior sceneggiatura. 2 volte è entrato nella short-list dei semifinalisti ma senza riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2019 con Burning di Lee Chang-dong e nel 2023 con Decision to Leave di Park Chan-wook.

11. Flow (LETTONIA)

REGIA: Gints Zilbalodis

TRAMA: Il mondo sembra essere sull’orlo del precipizio, brulicante dei resti della presenza umana. Il gatto è un animale solitario, ma quando la sua casa viene devastata da una grande alluvione, trova rifugio su una barca popolata da varie specie e dovrà collaborare con loro nonostante le loro differenze. Nella solitaria barca che naviga attraverso paesaggi mistici inondati, affrontano le sfide e i pericoli dell’adattamento a questo nuovo mondo.

Oscar 2025 Miglior film internazionale Lettonia

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=4ZjYAwZirLo

FESTIVAL AWARDS SEASON: Annecy International Animated Film Festival (Premio del pubblico, miglior colonna sonora, Premio della Giuria, Gan Foundation Award for Distribution), Festival di Cannes (Un Certain Regard)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Lettonia non ha mai ottenuto la nomination su 15 presentazioni.

10. Universal Language (CANADA)

REGIA: Matthew Rankin

TRAMA: Due donne trovano denaro congelato e cercano di recuperarlo. Una guida turistica accompagna turisti confusi in giro per i siti di Winnipeg. Un uomo lascia il lavoro e va a trovare la madre. Le trame si intrecciano in modo surreale mentre le identità si confondono in una commedia destabilizzante.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=y-373fptEXI

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Quinzaine des Réalisateurs: Premio del Pubblico), Toronto International Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Canada ha conquistato 7 nominations, vincendo l’ambita statuetta una sola volta nel 2004 con il film Le invasioni barbariche di Denys Arcand. 3 volte è riuscito ad entrare nella short-list dei semifinalisti: nel 2008 con L’età barbarica di Denys Arcand, nel 2009 con Ce qu’il faut pour vivre di Benoît Pilon e nel 2017 con Juste la fin du monde di Xavier Dolan.

9. Cloud (GIAPPONE)

REGIA: Kiyoshi Kurosawa

TRAMA: Yoshii, un giovane che rivende beni online, si ritrova al centro di una serie di eventi misteriosi che mettono a rischio la sua vita

TRAILER: https://youtu.be/6g3RRS1P6DA

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Venezia (fuori concorso), Toronto International Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Giappone ha conquistato 15 nominations vincendo 2 volte la statuetta. Nel 2009 con Departures di Yōjirō Takita e nel 2022 con Drive my car di Ryusuke Hamaguchi che ha conquistato anche la nomination nelle categorie film, regia, adattamento. Nel 2011 è entrato nella short-list dei semifinalisti con Confessions di Netsuya Nakashima ma senza poi riuscire ad ottenere la nomination.

8. Armand (NORVEGIA)

REGIA: Halfdan Ullmann Tøndel

TRAMA: Dopo una presunta lite tra due bambini di 6 anni, i genitori e il personale scolastico vengono chiamati a chiarire l’accaduto.

TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=GooBMBXFaR4

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Un Certain Regard/Caméra d’Or)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Norvegia è stata nominata 6 volte: Nove vite di Arne Skouen (1958), L’arciere di ghiaccio di Nils Gaup (1988), Gli angeli della domenica di Berit Nesheim (1997), Elling di Petter Næss  (2002), Kon-Tiki di Joachim Rønning e Espen Sandberg (2013), La persona peggiore del mondo (2022) senza però mai riuscire a conquistare la statuetta. 2 volte è entrata nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2017 con La scelta del re di Erik Poppe, nel 2021 con Hap di Maria Sødahl.

7. Kneecap (IRLANDA)

REGIA: Rich Peppiatt

TRAMA: Il destino porta l’insegnante di Belfast JJ nell’orbita di Naoise e Liam Og, l’ago della bilancia di un gruppo hip hop senza eguali. Rappando nella loro lingua d’origine irlandese, guidano un movimento per salvare la loro lingua madre.

Irlanda Oscars 2025

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=FFYfp-hKxZQ

FESTIVAL AWARDS SEASON:  Sundance Film Festival (NEXT) (Audience Award), SXSW Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Irlanda ha ottenuto una sola nomination e cioè quella nel 2023 con The Quiet Girl di Colm Bairéad. Nel 2016 con Viva di Paddy Breathnac è riuscita ad entrare per la nella short-list dei semifinalisti.

6. Dahomey (SENEGAL)

REGIA: Mati Diop

TRAMA: il documentario traccia un percorso affascinante e controverso attraverso il tempo e i continenti, seguendo le vicende di 26 preziosi manufatti del Regno di Dahomey. Strappati alla loro terra d’origine durante il periodo coloniale, questi tesori artistici hanno viaggiato per secoli, trovando infine una nuova casa nel cuore di Parigi. Ma il loro destino era ancora da scrivere: grazie a una tenace campagna di rimpatrio, sono tornati nel loro Benin natale, completando così un cerchio storico.

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=uUi718ZBH0c

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Berlino (Orso d’Oro), Toronto International Film Festival, San Sebastián International Film Festival, BFI London Film Festival, New York Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Senegal su 5 proposte, 2 volte è riuscito ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2017 con Félicité di Alain Gomis e nel 2019 con Atlantics di Mati Diop.

5. Vermiglio (ITALIA)

REGIA: Maura Delpero

TRAMA: in un remoto villaggio alpino, il 1944 viene segnato dall’arrivo di un soldato ferito. Il suo incontro con la figlia di un insegnante locale innesca una passione travolgente che metterà a dura prova le tradizioni e i legami familiari.

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=alEe8i0OOpw

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Venezia (Gran Premio della Giuria, Green Drop Award, Miglior film italiano, Miglior giovane attrice rivelazione, Miglior capo elettricista), Toronto International Film Festival, BFI London Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar l’Italia ha conquistato in questa categoria 30 candidature, vincendo la statuetta 11 volte (escludendo i 3 Oscar onorari): La strada, Le notti di Cabiria, 8 e mezzo, Ieri, oggi e domani, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Il giardino dei Finzi Contini, Amarcord, Nuovo cinema Paradiso, Mediterraneo, La vita è bella, La grande bellezza. Solo 1 volta è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura e cioè nel 2008 con La sconosciuta di Giuseppe Tornatore.

4. The Girl with the Needle (DANIMARCA)

REGIA: Magnus von Horn

TRAMA: a Copenaghen, la giovane Karoline incinta accetta di fare la balia per una donna anziana di nome Dagmar per aiutarla a mantenersi. Dagmar gestisce un’agenzia di adozione clandestina sotto le mentite spoglie di un negozio di dolciumi, aiutando le madri svantaggiate a collocare i loro neonati indesiderati in famiglie affidatarie. Karoline si avvicina sempre di più a Dagmar, ma presto si trova ad affrontare una realtà da incubo….

TRAILER: https://mubi.com/it/films/the-girl-with-the-needle/trailer

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di CannesToronto International Film Festival (Special Presentations)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Danimarca ha conquistato 14 nominations e vinto 4 statuette: nel 2020 con Un altro giro di Thomas Vinterberg, nel 1987 con Il Pranzo di Babette di Gabriel Axel, nel 1988 con Pelle alla conquista del mondo di Bille August, nel 2010 con Un mondo migliore di Susanne Bier. 4 volte è riuscita ad entrare nella shortlist dei semifinalisti senza però riuscire ad ottenere la candidatura: nel 2012 con SuperClásico di Ole Christian Madsen, nel 2019 con The Guilty di Gustav Möller, nel 2023 con Holy Spider di da Ali Abbasi, nel 2024 con The Promised Land di Nikolaj Arcel.

3. I’m Still Here (BRASILE)

REGIA: Walter Salles

TRAMA: Rio de Janeiro, 1971. L’ex deputato comunista Rubens Paiva, costretto all’esilio politico dal golpe militare del 1964, cerca di vivere una vita tranquilla in famiglia. Ma la sua tranquillità è minacciata dall’attivismo politico della figlia maggiore, Veronica, coinvolta nei movimenti studenteschi contro la dittatura. Quando Rubens viene arrestato e scompare, Eunice, la moglie, si trova a dover affrontare una doppia battaglia: da un lato, cerca disperatamente di scoprire il destino del marito e di ottenere giustizia; dall’altro, tenta di proteggere i suoi figli e mantenere unita la famiglia in un contesto politico e sociale sempre più repressivo.

TRAILER: https://cineuropa.org/it/video/466608/

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Venezia (miglior sceneggiatura, SIGNIS Award, Green Drop Award), Toronto International Film Festival, San Sebastian International Film Festival, BFI London Film Festival, New York Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar il Brasile è riuscito a conquistare la candidatura 4 volte. La parola data di Anselmo Duarte (1962), Il Quadriglio di Fabio Barreto (1996), 4 giorni a settembre di Bruno Barreto (1998), Central do Brazil di Walter Salles (1999). Nel 2008 ha sfiorato la sua quinta candidatura entrando nella shortlist dei semifinalisti con L’anno in cui i miei genitori andarono in vacanza di Cao Hamburger.

2. The Seed of the Sacred Fig (GERMANIA)

REGIA: Mohammad Rasoulof

TRAMA: Il giudice istruttore Iman è alle prese con la paranoia durante i disordini politici a Teheran. Quando la sua pistola scompare, sospetta della moglie e delle figlie, imponendo misure drastiche mettono a dura prova i legami familiari mentre le regole sociali crollano.

Germania Oscar 2025

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=SPcznitKNBs

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Premio speciale della Giuria, FIPRESCI, Premio della Giuria ecumenica), Locarno Film Festival

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Germania ha ottenuto per questa categoria 22 nomination conquistando l’ambita statuetta 4 volte: nel 1979 con Il tamburo di latta di Volker Schlondorff (Germania Ovest), nel 2002 con Nowhere in Africa di Caroline Link, nel 2006 con Le vite degli altri di Floriana Henckel von Donnersmarck, nel 2023 con All Quiet on the Western Front di Edward Berger. Ben 5 volte invece è riuscita ad entrare nella short-list dei semifinalisti: Pina di Wim Wenders (2012), Two Lives di Georg Mass e Judith Kaufmann (2014), Il labirinto del silenzio di Giulio Ricciarelli (2016), Oltre la notte di Fatih Akin (2018) e I’m Your Man di Maria Schrader (2022).

1. Emilia Pérez (FRANCIA)

REGIA: Jacques Audiard

TRAMA: Troppo qualificata e sottovalutata, Rita è un avvocato di un grande studio che è più interessato a liberare i criminali dai guai che a consegnarli alla giustizia. Un giorno le viene offerta una via d’uscita inaspettata, quando il leader del cartello Manitas la assume per aiutarlo a ritirarsi dalla sua attività e realizzare un piano che preparava segretamente da anni: diventare la donna che ha sempre sognato di essere.

TRAILERhttps://www.youtube.com/watch?v=e9Rn78fMclQ

FESTIVAL AWARDS SEASON: Festival di Cannes (Premio della Giuria, Miglior attrice), Toronto International Film Festival (2° posto al People’s Choice AwardVariety Artisan Award), Telluride Film Festival (Silver Medallion Award al regista), San Sebastian International Film FestivalNew York Film Festival, BFI London Film FestivalMill Valley Film Festival (miglior cast)

OSCARS STORY: nella storia degli Oscar la Francia ha ottenuto ben 38 nominations e 9 Oscar per questa categoria, escludendo le 3 statuette onorarie assegnate tra il 48′ e il 52′ ai due film di René Clement (Au-delà des grilles, Jeux interdits) e a Monsieur Vincent di Maurice Cloche. 4 sono le volte che è entrata nella short-list dei semifinalisti senza però ottenere la candidatura: nel 2007 con Un po’ per caso, un po’ per desiderio di Daniele Thompson, nel 2013 con Quasi Amici di Eric Toledano e Olivier Nakache, nel 2021 con Deux di Filippo Meneghetti, nel 2023 con Saint Omer.

Elenco delle candidature per la 97a edizione degli Academy Awards per il miglior lungometraggio internazionale:

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