Oscar 2026: Sorry, Baby di Eva Victor

Con “Sorry, Baby”, Eva Victor si afferma come talento poliedrico: regista, sceneggiatrice e attrice. Il film, che affronta un’aggressione sessuale, colpisce per la sua naturalezza, evitando cliché e sensazionalismi.

Come A Real Pain lo scorso anno, anche Sorry, Baby, la folgorante opera prima di Eva Victor, prodotta da Barry Jenkins, paragonabile solo ai debutti di registe come Greta Gerwig (Lady Bird) e Celine Song (Past Lives), potrebbe avere un percorso interessante nella prossima Stagione dei premi, grazie anche alla distribuzione assicurata da A24. Su questa lunghezza d’onda la Victor si è aggiudicata all’ultimo Sundance Film Festival il prestigioso Waldo Salt Screenwriting Award, lo stesso riconoscimento vinto da Jesse Eisenberg e che ha fatto da trampolino per la sua successiva candidatura all’Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura originale.

Eva Victor, con il suo sorprendente esordio alla regia, dimostra una rara capacità di affrontare tematiche complesse con profondità emotiva, intelligenza e una sensibilità fuori dal comune. Firmando sceneggiatura, regia e interpretazione principale, costruisce un racconto che evita con sapienza sensazionalismi e cliché, scegliendo invece un approccio autentico e sfumato. La sua scrittura bilancia con eleganza dramma e ironia, offrendo uno sguardo intimo sulla resilienza femminile e sul modo in cui la quotidianità possa diventare parte integrante di un percorso di guarigione.

GENERE: DRAMEDY

DISTRIBUITO DA: A24

CAST: Eva Victor, Naomi Ackie, Lucas Hedges

TRAMA: “Ad Agnes è successo qualcosa di brutto. Ma la vita continua, almeno per tutti quelli che le stanno intorno”. E’ la storia di Agnes, una professoressa universitaria che cerca di ricostruire la sua vita dopo un trauma, alternando momenti di difficoltà a piccole gioie quotidiane. La narrazione, scandita da capitoli che alternano presente e passato, esplora il tema del trauma con delicatezza e umorismo nero, senza mai cadere nel melodramma.

PUNTI DI FORZA: Eva Victor (miglior sceneggiatura originale)

FESTIVAL: Sundance Film Festival (Waldo Salt Screenwriting Award)

CURIOSITÀ: Barry Jenkins che ha prodotto il film, ha incontrato per la prima volta 
Eva Victor dopo averla seguita su Instagram

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