Per conoscere quali sono gli script che hanno più chance di ottenere una nomination agli Oscar nelle categorie miglior sceneggiatura originale (best original screenplay) e miglior sceneggiatura non originale o adattata (best adapted screenplay) in teoria bisogna aspettare le candidature a due importanti Technical Guild Awards: i Writers Guild of America Awards (WGA) assegnati dal sindacato degli sceneggiatori americani e gli USC Libraries Scripter Award (USC) con cui si premiano i migliori sceneggiatori che si sono distinti nell’adattamento cinematografico di un’opera letteraria. I vincitori di questi due prestigiosi riconoscimenti spesso anticipano i verdetti degli Oscar. Prima dell’annuncio di queste atteste candidature, le previsioni per le categorie relative alla miglior sceneggiatura sono elaborate incrociando i verdetti dei Festival internazionali con il giudizio della critica americana.
Quali sono i 5 migliori script che possono ambire ad una nomination agli Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura originale?
1. Quentin Tarantino (C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD)
Grazie al suo appassionato script carico di tributi e citazioni, Quentin Tarantino con C’era una volta a Hollywood potrebbe vincere il suo 3° Oscar per la miglior sceneggiatura originale dopo averlo già conquistato per Pulp Fiction (1994) e Django Unchained (2013).
2. Lulu Wang (THE FAREWELL)
La commedia agro-dolce The Farewell, già battezzata il caso cinematografico dell’anno, con protagonista Awkwafina, il popolare personaggio televisivo conosciuto ai più per la sua esilarante interpretazione nel film rivelazione Crazy Rich Asians, potrebbe far guadagnare alla regista Lulu Wang la prima nomination all’Oscar della sua carriera grazie ad uno script che coniuga perfettamente i temi dell’inclusione e dell’immigrazione. Un matrimonio farsa come reunion di famiglia con lo scopo di rendere più sereni e gioiosi gli ultimi giorni di vita della loro nonna.
3. Noah Baumbach (MARRIAGE STORY)
Definito dalla stampa americana come il Bergman newyorchese, Noah Baumbach potrebbe conquistare la sua prima nomination agli Oscar grazie al suo script Marriage Story con cui indaga sulle dinamiche di un matrimonio in crisi mostrando con compassione ma anche con spietatezza i limiti di un legame e i confini di tutto ciò che si può chiamare amore.
4. Emily Halpern, Sarah Haskins, Susanna Fogel, Katie Siberman (BOOKSMART)
Le quattro sceneggiatrici Halpern, Haskins, Fogel e Siberman (le prime due nominate agli Emmy per la serie tv Black-ish) con Booksmart rovesciano un clichè mostrando la necessità di omologazione da parte di due adolescenti nerd. Un’occasione di svago e di divertimento che però nasconde nelle pieghe del racconto dissacrante e ironico, una metafora sulla diversità e un bisogno sempre più costante nelle nuove generazioni di conferme e accettazioni.
5. Joon-ho Bong, Jin Won Han (PARASITE)
L’incredibile lavoro autoriale di Joon-ho Bong con Parasite, vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, già favoritissimo per la categoria Miglior Film internazionale, potrebbe essere preso in considerazione dagli Academy consentendogli di conquistare così la prima nomination all‘Oscar della sua carriera.
OTHER CONTENDERS:
6.Trey Edward Shults (Waves)
7.Sam Mendes (1917)
8.Pedro Almodovar (Dolor y Gloria)
9.Jez Butterworth, John-Henry Butterworth, Jason Keller (Ford v. Ferrari)
10.Celinne Sciamma (Portrait de la jeune fille en feu)
Quali sono i 5 migliori script che possono ambire ad una nomination agli Oscar nella categoria Miglior sceneggiatura non originale?
1. Steven Zaillian (THE IRISHMAN)
Steven Zaillian, già vincitore del premio Oscar nel 1994 per l’adattamento di Schindler’s List, potrebbe conquistare la 5 nomination della sua carriera grazie al suo lavoro nell’ultimo e atteso film di Martin Scorsese The Irishman tratto dal romanzo di Charles Brandt.
2. Anthony McCarten (THE TWO POPES)
Anthony McCarten, già candidato agli Oscar 3 volte (2 in qualità di produttore e 1 per l’adattamento del film La teoria del tutto) potrebbe conquistare la sua 2 nomination come miglior sceneggiatore grazie allo script del film The Two Popes di Fernando Meirelles con Jonathan Pryce e Anthony Hopkins.
3. Greta Gerwig (LITTLE WOMEN)
L’ottavo adattamento del romanzo del 1868 di Louisa May Alcott, Piccole Donne, potrebbe far guadagnare alla regista Greta Gerwig la 3a nomination all’Oscar della sua carriera (la seconda per la miglior sceneggiatura) dopo averla ottenuta per lo script e la regia del fortunatissimo Lady Bird.
4. Matthew Michael Carnahan (DARK WATERS)
Matthew Michael Carnahan potrebbe ottenere la sua prima nomination all’Oscar grazie al suo script Dark Waters: biopic su un rinomato avvocato (Robert Bilott) famoso per aver intrapreso un’azione legale contro un colosso mondiale delle aziende chimiche, la DuPont responsabile di un tragico caso di inquinamento in merito allo sversamento di sostanze tossiche nelle falde acquifere dell’Ohio. La pellicola trae ispirazione da una storia vera raccontata da Nathaniel Rich in un articolo del New York Times.
5. A BEAUTIFUL DAY IN THE NEIGHBORHOOD
L’ ultima fatica di Marielle Heller, A beautiful day in the Neighborhood presentata con successo al Toronto International Film Festival potrebbe ottenere, tra le varie nomination, anche quella per la miglior sceneggiatura adattata, per quanto sia incerta ancora la collocazione (original screenplay o adapted screenplay) dato che in realtà lo script è originale anche se prende spunto da un documentario di gran successo del 2018 dal titolo analogo “Won’t You Be My Neighbor?“ .In ogni caso per i due sceneggiatori (Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster) conosciuti ai più per aver scritto la sceneggiatura della serie tv di successo Transparent si tratterebbe della loro prima nomination gli Oscar.
OTHER CONTENDERS:
6.Taika Waititi (Jojo Rabbit)
7.Todd Phillips, Scott Silver (Joker)
8. Lorene Scafaria (Hustlers)
9.Tom Edge (Judy)
10. Destin Daniel Cretton, Andrew Lanham (Just Mercy)
2 commenti
Aggiungi il tuoPeccato solo per il titolo italiano di BooKSMART: La rivincita delle sfigate…
Io non sono andato a vederlo in primis per il titolo (ok, mi sono informato dopo…)
Concordo pienamente…i distributori italiani non hanno proprio capito la portata del film…