Satellite Awards: tutti i candidati. Per l’Italia 3 nominations

One Night in Miami, Nomadland e Mank in vetta. Per l’Italia candidati Sophia Loren, Edoardo Ponti e Laura Pausini

Annunciate le nominations ai Satellite Awards, i premi assegnati annualmente da 200 giornalisti di settore appartenenti alla prestigiosa International Press Academy (IPA). I loro verdetti si sono rivelati nel tempo una fonte preziosa per l’Awards Season dato che questo riconoscimento, fondato nel 1996, raccoglie i voti della stampa internazionale ad Hollywood, essendo nato da una “costola” dei Golden Globe permettendo quindi di prevederne le future candidature.

Satellite Awards

Anche se la convergenza tra i verdetti dei Satellite Awards e quelli degli Oscar è decisamente ridotta, dato che su che su 24 edizioni (1996-2020) solo 9 volte il vincitore del premio per il Miglior film ha vinto anche l’ambita statuetta (Titanic, Shakespeare in Love, The Departed, Non è un paese per vecchi, The Millionaire, The Hurt Locker, 12 anni schiavo, Birdman, Spotlight), le loro scelte ci permettono di capire quali film si confermano in lizza per gli Oscar.

Quest’anno guida le nominations (11) l’iconico omaggio di David Fincher alla Golden Age di Hollywood, Mank, che finora non ha particolarmente brillato durante l’Awards Season americana, primeggiando solo in alcune categorie tecniche come la miglior scenografia. Infatti è stato escluso dalla categoria Miglior film. La pellicola ha conquistato la nomination nelle categorie: miglior attore, miglior supporter femminile (Amanda Seyfried), miglior regia, miglior script, miglior colonna sonora, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia, migliori effetti speciali, miglior sonoro, migliori costumi.

Segue l’opera prima di Regina King, One Night in Miami, tratta dall’omonima piece teatrale di Kemp Powers, che si è aggiudicata ben 9 candidature: tra cui quella per la miglior canzone “Speak Now” per la categoria Best Original Song. Esclusa la King tra i candidati per la miglior regia e a sorpresa fuori anche Leslie Odom jr tra i supporter. La pellicola ha conquistato la nomination nelle categorie: miglior supporter maschile (Kingsley Ben-Adir), miglior canzone originale, miglior film, miglior adattamento, miglior colonna sonora, miglior fotografia, miglior montaggio, miglior scenografia, migliori costumi.

Con 8 nominations si piazza la pluripremiata pellicola di Chloé Zhao, Nomadland, che ha conquistato la candidatura nelle categorie per le quali sta ottenendo numerosi riconoscimenti tra quelli assegnati dalla critica americana: dalla blindatissima regia alla fotografia, fino al montaggio e all’adattamento. Senza dimenticare quella per la miglior attrice per Frances McDormand che ha già vinto per questo ruolo numerosi ricnoscimenti tra cui il Chicago Film Critics Association Award e il National Society of Film Critics Award. Sorpresa per David Strathairn candidato per la categoria supporter maschile. Le restanti nominations sono: miglior film e miglior sonoro.

Segue la pellicola rivelazione dello scorso Sundance Film Festival, Minari di Lee Isaac Chung ha ottenuto ben 7 candidature tra cui quella per la miglior attrice non protagonista, la sorprendente Youn Yu-jung che per il suo ruolo ha finora vinto un numero impressionante di premi tra quelli assegnati dalle associazioni dei critici americani.

ITALIA

A distanza di 2 anni, l’Italia torna tra i nominati ai Satellite Awards dopo le 2 nomination conquistate nel 2018 dal film di Susanna Nicchiarelli Nico, 1988 che ottenne la candidatura per il miglior film nella sezione comedy/musical e per la miglior attrice (Trine Dyrholm). Quest’anno le speranze sono racchiuse nel film La vita davanti a sè di Edoardo Ponti che ha conquistato ben 3 candidature: miglior attrice (Sophia Loren) che ha già al suo attivo per questo ruolo la candidatura ai North Dakota Film Society Awards e vinto il Capri Hollywood Award e l’EDA Special Mention Award; miglior adattamento (Edoardo Ponti) e miglior canzone originale “Io Si” (Seen)” di Diane Warren, Laura Pausini e Niccolò Agliardi, già vincitrice dell’Hollywood Music in Media Award (Oustanding Song for Feature Film).

SNOBBATI

Tra gli esclusi a sorpresa spicca sicuramente il regista Spike Lee per Da 5 Bloods che aveva dalla sua parte il prestigioso National Board of Review e in generale tutto il film dato che si è aggiudicato soltanto 2 candidature per il miglior attore (Delroy Lindo) e il miglior attore non protagonista (il compianto Chadwick Boseman). Tra le altre esclusioni significative spicca non solo quella del supporter Paul Raci (Sound of Metal) ma anche di Soul per la miglior colonna sonora, considerando che questi due competitors nelle suddette categorie hanno vinto un numero vertiginoso di premi assegnati dalla critica americana.

Ecco la lista di tutti i candidati ai Satellite Awards 2020:

FONTE: International Press Academy

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