Assegnati i rinomati Film Independent Spirit Awards, gli importanti riconoscimenti cinematografici che mirano a promuovere e a sostenere il cinema indipendente.
I verdetti degli #SpiritAwards hanno una scarsa influenza sulle scelte degli Academy Awards. A tal proposito la convergenza tra questo premio e gli Oscar è piuttosto bassa dato che su 32 edizioni solo 6 volte il vincitore del miglior film ha poi conquistato anche l’Oscar. Anche se c’è stata una forte escalation negli ultimi 4 anni: 12 anni schiavo (2014), Birdman (2015), Il caso Spotilight (2016) e Moonlight (2017), segno del forte cambiamento che sta attraversando gli Academy Awards, ormai consapevoli del potere del cinema indipendente nella sua implicita capacità di raccontare senza mezzi termini le trasformazioni in progress della nostra società.
Basti pensare che nella scorsa edizione degli Indipendent Spirit Awards ben 4 verdetti sono stati poi confermati agli Oscar: miglior attrice, miglior attore non protagonista, miglior attrice non protagonista, miglior film straniero.
Quest’anno il film che ha vinto il “maggior” numero di premi è stato il meraviglioso film di Barry Jenkins, Se la strada potesse parlare (candidato a 3 premi Oscar) che si è aggiudicato 3 Independent Spirit Awards: miglior film, miglior regia e miglior attrice non protagonista assegnato a Regina King che attualmente parte anche favorita agli Oscar per questa categoria dopo aver quasi dominato l’Award Season.
Un verdetto per Jenkins che ha il sapore del riscatto dopo la sua ingiusta esclusione dalla categoria del miglior film ai prossimi Oscar dopo aver collezionato riconoscimenti importanti: dai 2 National Board of Review (miglior attrice non protagonista, miglior adattamento) ai 2 Satellite Awards (miglior film drammatico, miglior attrice non protagonista), dai 2 Los Angeles Film Critics Society Awards (miglior attrice non protagonista, miglior colonna sonora) ai 3 Philadelphia Film Critics Circle Awards (miglior regia, miglior attrice non protagonista, miglior attrice rivelazione), dai 3 Boston Society of Film Critics Awards (miglior film, miglior attrice non protagonista, miglior colonna sonora) ai 5 Austin Film Critics Association Awards (miglior film, miglior regia, miglior attrice non protagonista, miglior adattamento, miglior attore emergente) fino ai 2 Critics’ Choice Awards (miglior attrice non protagonista, miglior adattamento).
Delusione poi per uno dei film indipendenti più apprezzati ma anche più penalizzati durante tutta la Stagione dei Premi e cioè First Reformed di Paul Schrader che ha conquistato solamente 1 Independent Spirit Award per il miglior attore assegnato ad Ethan Hawke, considerato l’escluso per eccellenza dagli Oscar per la categoria lead actor dopo aver vinto per questo ruolo un numero impressionante di premi assegnati dalle associazioni dei critici americani.
A spiccare nel comparto attoriale è però la vittoria di Richard E. Grant nella categoria miglior attore non protagonista per Copia Originale (film che ha vinto anche il premio per la miglior sceneggiatura battendo a sorpresa lo script di Paul Schrader First Reformed). In ogni caso, malgrado i numerosi riconoscimenti ottenuti da Grant per questo film, i giochi sembrano fatti per questa categoria in vista degli Oscar dato che il favorito è Mahershala Ali per Green Book dopo aver vinto tutti e 4 i premi chiave dell’Award Season: dal Golden Globe al Critics Choice Award, dal SAG Award al BAFTA.
Festeggia anche l’Italia grazie all’omaggio di Luca Guadagnino che con Suspiria si è aggiudicato non solo l’Indipendent Spirit Award per la miglior fotografia assegnata a Sayombhu Mukdeeprom, ma anche il Robert Altman Award, il riconoscimento assegnato annualmente al miglior cast e regista di un film indipendente. Tra i candidati per l’Indipendent Spirit Award per il miglior film straniero, vinto come era prevedibile da Roma di Alfonso Cuaron, c’era anche la nostra Alice Rohrwacher per l’apprezzata pellicola Lazzaro Felice.
Ecco la lista di tutti i vincitori dei Film Independent Spirit Awards 2019:
Best Feature: Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins
Best First Feature: Sorry to Bother You di Boots Riley
John Cassavetes Award: En el Septimo Dia
Best Director: Barry Jenkins (Se la strada potesse parlare)
Best Screenplay: Copia Originale (Nicole Holofcener, Jeff Whitty)
Best First Screenplay: Bo Burnham (Eight Grade)
Best Cinematography: Suspiria (Sayombhu Mukdeeprom)
Best Editing: You Were Never Really Here (Joe Bini)
Best Female Lead: Glenn Close (The Wife)
Best Male Lead: Ethan Hawke (First Reformed)
Best Supporting Female: Regina King (Se la strada potesse parlare)
Best Supporting Male: Richard E. Grant (Copia Originale)
Robert Altman Award: Suspiria di Luca Guadagnino
Best Documentary: Won’t You be my neighbor
Best International Film: Roma di Alfonso Cuaron (Messico)
Bonnie Award: Debra Granik
Producers Awards: Shrihari Sathe
Someone to Watch Award: Alex Moratto (Socrates)
Truer Than Fiction Award: Bing Liu (Minding the Gap)