Salgono le quotazioni per il film d’animazione europeo Wolfwalkers, frutto di una costruttiva collaborazione tra Apple e la Cartoon Saloon del 2 volte candidato agli Oscar Tomm Moore che insieme allo scenografo Ross Stewart (qui in veste anche di sceneggiatore e regista) ha dato vita ad una storia universale sul potere dell’amicizia in un mondo diviso tra prede e cacciatori.
Questa suggestiva pellicola animata riprende la linea concettuale dei primi due film (The Secret of Kells, Song of the Sea) in una ipotetica trilogia tematica sul folklore irlandese. Siamo di fronte ad un cinema fatto di sogni e antichi rituali, tra creature misteriose evocate dal potere eterno della narrazione favolistica che hanno lo scopo di creare un ponte magico tra la fantasia e la realtà. In siffatto contesto l’antico folklore irlandese si fonde con i valori contemporanei trasformando un’antica leggenda in una metafora profonda sulla diversità e sul potere dell’integrazione.
Al centro della vicenda una giovane apprendista cacciatrice (Robyn) che parte per l’Irlanda con suo padre per cacciare l’ultimo branco di lupi. Nel suo viaggio la giovane si imbatte in Mebh, una wolfwalker, una creatura magica capace di tramutarsi in un lupo durante il sonno. Così improvvisamente tutte le sue convinzioni perdono valore, scoprendo di condividere ciò che suo padre ha invece il compito di distruggere.
Da questo punto di vista Wolfwalkers si pone come una sintesi degli stilemi della Cartoon Saloon, un’apoteosi di stile e di riflessioni tematiche che segnano una nuova maturazione formalistica per il noto studio d’animazione: dalle linee spettrali della matita che ricalcano i personaggi selvaggi ai fondali divisi per offrire in una visione d’insieme la pluralità dei punti di vista dei lupi, dalla rigidità architettonica della natura alla brutalità dello spargimento di sangue, tra foglie che cadono e animali in corsa che catturano il movimento delle emozioni.
Se a questa meravigliosa tecnica aggiungiamo una storia che tocca temi attuali come il fondamentalismo religioso attraverso il rapporto conflittuale tra un padre e una figlia che devono necessariamente trovare un punto di contatto tra tradizione ed evoluzione, allora è comprensibile il sempre più crescente consenso da parte della critica internazionale. Così attraverso una produzione visivamente abbagliante, ricca di immaginazione ed emotivamente risonante si affrontano le tensioni contemporanee pur restando fedeli all’impalcatura originale della sua narrazione.
Wolfwalkers vs Soul: Davide contro Golia?
Wolfwalkers, vincitore dell’Audience Award all’American Film Institute Fest, ha sulla carta tutti i numeri per fare breccia nel cuore dell’Academy. Per riuscire nell’impresa deve battere però il colosso Disney che quest’anno nella corsa agli Oscar per il Best Animated Movie parte decisamente agguerrito potendo fare affidamento su una storia originale dal piglio inclusivo dal titolo Soul caratterizzato da uno script toccante che mira a fare incetta di nominations non solo per la categoria miglior film d’animazione, ma anche in quelle per la miglior colonna sonora, del sonoro, dello script e del film.
Con le prime nominations e i primi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani risulta chiaro che quest’anno la sfida per il Miglior film d’animazione è proprio tra questi due film: da un lato Wolfwalkers che ha già vinto 4 premi come il New York Film Critics Circle Award, il Los Angeles Film Critics Association Award, il Chicago Film Critics Association Award e il Boston Online Film Critics Association Award e conquistato la nomination ai Gotham Award come miglior film internazionale, 3 candidature ai Critics Choice Super Award (film, voice actress, voice actress), 2 agli Indiana Film Journalists Association Award (animazione, vocal/motion capture performance) e quella ai Florida Film Critics Circle Award e dall’altro Soul che invece può contare per il momento non solo sull’Indiana Film Journalists Association Award e sul Florida Film Critics Circle Award ma anche su un bel pacchetto di candidature: 3 ai Critics Choice Super Awards (film, voice actor, voice actress), una ai Sunset Film Circle Award (colonna sonora), 7 agli Indiana Film Journalists Association Award (animazione, script, regia, 2 vocal/motion capture performance, colonna sonora, film), una ai Florida Film Critics Circle Awards, e ben 3 ai Chicago Film Critics Association Awards (animazione, script, colonna sonora).