Assegnati gli attesissimi Writers Guild of America Awards (WGA), i premi con cui il sindacato degli sceneggiatori americani sceglie ogni anno i migliori script originali e migliori adattamenti in ambito cinematografico e televisivo. I verdetti di questi riconoscimenti sono molto attesi in chiave awards season, perchè consentono di prevedere i favoriti agli Oscar nelle categorie miglior sceneggiatura originale e miglior sceneggiatura non originale
Nelle prime edizioni di questo premio non c’era una distinzione netta tra sceneggiatura originale e adattamento, bensì i migliori script venivano suddivisi a seconda del genere (drama, musical, comedy, western) e per 2 anni consecutivi (1949-50) vi era addirittura un’apposita categoria inerente alle migliori sceneggiature che trattavano argomenti sui grandi conflitti sociali dell’America di quel tempo. Nel 1968 ai 4 premi suddivisi per genere se ne aggiunse un 5° (miglior sceneggiatura originale) che fu poi confermato anche l’anno successivo. Nel 1970 arriva la svolta (durerà fino al 1984) dato che il sindacato propone di suddividere il premio in 4 categorie: miglior sceneggiatura originale (dramma e comedy), miglior sceneggiatura non originale (dramma e comedy). Nel 1985 viene formalizzata la suddivisione in 2 sole categorie indipendentemente dal genere. I due premi poi dal 1996-2002 sono riconosciuti con un altro nome: Best Screenplay Written Directly for the Screen, Best Screenplay Based on Material Previously Produced or Published, per poi cambiare definitivamente nel 2003 in Best original screenplay, Best adapted screenplay.
Di conseguenza per capire l’effettiva convergenza tra i verdetti dei WGA Awards e gli Oscar bisogna comparare i risultati dal 1985 in poi, e cioè da quando il premio è stato suddiviso nelle due categorie ufficiali. Ragion per cui nelle restanti 37 edizioni il vincitore del WGA Award ha vinto poi l’Oscar: ben 22 volte nella categoria miglior sceneggiatura originale (Danny Rose Broadway, Witness – Il testimone, Hannah e le sue sorelle, Stregata dalla luna, Thelma e Louise, La moglie del soldato, Lezioni di Piano, Fargo, Shakespeare in Love, American Beauty, Gosfod Park, Lost in Traslation, Se mi lasci ti cancello, Crash, Little Miss Sunshine, Juno, Milk, The Hurt Locker, Midnight in Paris, Her, Spotlight, Get Out) e ben 23 volte nella categoria miglior sceneggiatura non originale (Camera con vista, Le relazioni pericolose, A spasso con Daisy, Balla coi Lupi, Il silenzio degli innocenti, Schindler’s List, Forrest Gump, Ragione e Sentimento, Sling Blade – Lama tagliente, L.A. Confidential, Traffic, A beuatiful mind, Sideways, Brokeback Mountain, The departed, Non è un paese per vecchi, The Millionaire, The social network, Paradiso Amaro, Argo, The Imitation Game, La grande scommessa, Chiamami col tuo nome).
Nella categoria Miglior sceneggiatura originale l’attesa sfida tra il geniale script di Bong Joon – ho e Jin Won Han (Parasite) e la vibrante sceneggiatura di Noah Baumbach (Marriage Story) si è conclusa con la vittoria del primo sul secondo. Verdetto non così scontato dato che le due pellicole si erano divise i principali premi dell’Awards Season, escludendo il lavoro di Quentin Tarantino per C’era una volta a Hollywood giudicato ineleggibile in quanto non iscritto al suddetto sindacato.
Parasite vincendo il WGA Award dopo aver conquistato numerosi premi assegnati dalle associazioni dei critici americani tra cui il Chicago Film Critics Association Award, il San Francisco Bay Area Film Critics Circle Award, il National Society of Film Critics Award, l’Hollywood Critics Association Award diventa ufficialmente uno dei favoriti agli Oscar nella categoria miglior sceneggiatura originale.
Sorpresa invece nella categoria miglior sceneggiatura non originale dove ha vinto l’irriverente commedia Jojo Rabbit che ha di fatto battuto il meraviglioso adattamento di Greta Gerwig che con Piccole Donne aveva conquistato numerosi riconoscimenti assegnati dalle associazioni dei critici americani oltre al prestigioso USC Award (Libraries Scripter Awards) che annualmente viene conferito al miglior adattamento di un’opera letteraria. In ogni caso il WGA Award vinto da Jojo Rabbit si aggiunge agli altri premi vinti per questa categoria tra cui il San Francisco Bay Area Film Critics Circle Award e l’Hollywood Critics Association Award, attestandolo come uno dei front-runners per gli Oscar per il Best Adapted Screenplay.
I verdetti dei WGA Awards rendono non solo interessante la sfida per la miglior sceneggiatura non originale (Piccole Donne vs Jojo Rabbit vs The Irishman) ma anche quella per il miglior script originale dato che in questa categoria sono stati nominati anche 2 film protagonisti della Stagione dei Premi per quanto riguarda la miglior sceneggiatura originale: C’era una volta a Hollywood (Golden Globe, Critics Choice Award) e Marriage Story (Gotham Award, Los Angeles Film Critics Association Awards) in un’appassionante sfida a 3.
Ecco i vincitori dei Writers Guild Awards 2020:
FONTE: WGA